DI COSA PARLARE STASERA A CENA

La necessità di vaccinare i bambini senza isterie

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere cosa succede in Italia e nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Oggi Cts e Aifa decidono sulle regole per la vaccinazione anti-Covid ai bambini in Italia. Questa è la situazione in cui ci troviamo e la condizione specifica dell’età infantile. L’importante è che alla decisione seguano valutazioni serene da parte delle famiglie, senza scatenare il surplus di emotività che si nota ogni volta che le scelte riguardano i bambini. Il rischio per l’infezione, anche per loro, è alto, e i danni che provoca possono essere di lunga durata. Le vaccinazioni sono ritenute sicure in età pediatrica e i test sono stati condotti, velocemente, ma con rigore e su numeri sufficienti. E sono necessarie per completare l’argine alla diffusione del virus e sperare di uscire finalmente dalla pandemia. Serve, però, un ulteriore sforzo di sopportazione e di pazienza, perché si scatenerà il solito sbarramento violento, al riparo del quale anche i semplicemente scettici, o impauriti, diventano leoni, animati da spirito polemico e disinteressati alle informazioni valutabili e razionali. L’impressione, però, è che l’aria sia un po’ cambiata e, un po’ ovunque in Ue, si vada verso inasprimenti non solo delle regole per la vita sociale e lavorativa ma anche nel rapporto con i contestatori dei vaccini. Si affacciano interventi per l’obbligatorietà, c’è il caso greco della multa ai non vaccinati. Ci si augura che bastino i segnali, senza arrivare a decisioni più traumatiche, per accelerare la distribuzione dei vaccini. Il ministro Roberto Speranza nota che oggi c’è stato un numero notevole di terze dosi, 315 mila in un giorno, un passo che permetterebbe di rispettare gli obiettivi fissati.

 

 

Le tre "cose" principali

Fatto #1

I numeri che chiariscono la situazione nelle scuole, dopo la confusione degli annunci e contro annunci sulla Dad. Spiccano gli effetti della differenza tra classi di età più vaccinate, nelle superiori, e pressoché non vaccinate, nelle primarie. Come corollario seguite il consiglio di Laura Cesaretti se vi va di fare quattro passi nel delirio no vax per poi parlarne a cena (non è obbligatorio, eh, qui si è evitato), e, invece, da parte nostra, i migliori e sinceri auguri di pronta e piena guarigione.

 

Fatto #2

Il piano europeo per offrire un’alternativa alla grande iniziativa cinese (Belt and road) di penetrazione commerciale e infrastrutturale. Si chiama Global Gateway.

 

Fatto #3

Per le suppletive romane Carlo Calenda ridiventa unitario, dopo la competizione dura delle comunali. Un po’ troppo manovriero e, infatti, nessuno rispose. E pensa bene, per preparare lo spirito unitario, di accusare Nicola Zingaretti, da cui arriva una replica molto pesante, nientemeno che di aver bloccato l’attribuzione di fondi e speciale status a Roma Capitale.

 

 

Oggi in pillole

  • Le prime assunzioni, 500 persone, nelle amministrazioni per realizzare il Piano nazionale di ripresa e resilienza. 
  • Sulle tracce di Omicron.
  • La leggera inflazione francese ed europea percepibile anche nei prodotti di maggiore consumo.
  • Consumare risorse in valuta estera (Dollaro) per la salvare la Lira: suona familiare, ma per fortuna stavolta non siamo noi ma i turchi. Sta arrivando il conto della dissennata politica monetaria imposta da Recep Erdogan e la moneta nazionale turca si svaluta a vista d’occhio. Da qui il ricorso alla difesa disperata con le operazioni in valuta estera, cose che non possono durare più di qualche giorno. Succederanno guai grossi.
  • C’è Diego De Silva che è simpatico, i dati di Nomisma interessanti, ma soprattutto una testata che si chiama Bufala News (con ragione) guadagna di suo la nostra ammirata curiosità e due chiacchiere a cena. 
  • Il Ministero dello sviluppo economico sistema filatelicamente la questione del Buon Natale.
  • Il meraviglioso Bob Dylan della rolling thunder review, la grande tournée della metà degli anni Settanta. Così, non c’entra niente, ma voi parlatene a cena, prima o poi capita.