di cosa parlare stasera a cena

Il secondo vaccino anti Covid e la maggioranza che non cambia

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

    Di cosa parlare stasera a cena è una newsletter del Foglio, è curata da Giuseppe De Filippi e arriva tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, nelle vostre caselle di posta.

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    Metà novembre appena superata (perché 30 giorni ha novembre…) e si vede il cambio di direzione della pandemia esattamente in corrispondenza all’ingresso nella seconda parte del mese in cui la seconda ondata ha colpito di più. La curva di aumento dei contagi non è più esponenziale. Stasera cene, parche e in pochissimi, tutte dedicate alla contemplazione del punto di passaggio verso la soluzione della crisi. E la svolta si rafforza con l’avvicinarsi dei vaccini, oggi arrivano anche informazioni straordinariamente positive su quello di Moderna (ricordate quanta fiducia ripone in esso un esperto come Anthony Fauci).

      

    E grazie alle altre cure rese disponibili con grande impegno e grande velocità. E a una maggiore attenzione da parte di tutti, unita a iniziative specifiche finalmente più mirate, come quella avviata in Germania per distribuire gratuitamente alle persone a rischio, prevalentemente gli anziani, mascherine protettive, quelle indicate come Ffp2. La logistica migliora anche qui, dopo qualche brutta caduta, e le cose si semplificano anche da sole, perché, ad esempio, per il vaccino di Moderna basta un frigorifero qualunque e quindi per la distribuzione basta un normale furgoncino per trasporto farmaci (ah, questo risultato sui vaccini che agiscono sull’RNA, per la precisione sull’mRNA, cioè l’RNA messaggero, perché porta le informazioni dal DNA nucleare al citoplasma per la sintesi delle proteine, è importante anche perché apre la strada all’applicazione di tecniche simili in tanti altri ambiti terapeutici, insomma si va verso un cambiamento radicale della farmaceutica e della medicina). E ci sono altri vaccini ancora. C'è anche, altrettanto importante, la nuova diagnostica basata sui test rapidi e fatti da sé, come mostrato da Luca Zaia. Mentre l’Europa continua a fare ordinazioni di vaccini.

     

    Fatto #1

       

    La Calabria ha la sfortuna di essere dimenticata o di diventare caso nazionale da risolvere con colpi di scena. Comunque oggi sono arrivate le dimissioni di Giuseppe Zuccatelli (del tutto inadatto al ruolo, come mostrato anche in documentate inchieste del Foglio). E ora arriva Eugenio Gaudio, medico, docente di anatomia, già rettore dell’università La Sapienza di Roma, al quale sarà affiancato Gino Strada. Ottimo duo, certo, ma il modo in cui si arriva alla designazione non sembra il più efficiente. Comunque c’è da rilevare la mossa del cavallo di Matteo Renzi.

     

    Fatto #2

      

    Andiamo avanti, facendoci male, con deflazione, riduzione dei consumi, aumenti dei depositi nei conti correnti, nei quali la liquidità parcheggiata è arrivata a superare i 1.700 miliardi, continuando a salire in novembre rispetto a ottobre. Bisogna che il motore dell’economia si rimetta in movimento, ora va molto sotto al potenziale.

     

    Fatto #3

     

    La maggioranza non cambia ma le sue capacità di trattativa e di coinvolgimento aumentano. Ha mosso le acque oggi Goffredo Bettini con una lettera al Corriere della Sera in cui consigliava di prendere molto seriamente in considerazione le proposte di collaborazione su temi specifici da parte di Forza Italia. Ovviamente con l’intervento di Bettini la vicenda si arricchisce e prende più risalto, tanto che oggi si è cominciato a guardare a come avrebbero a loro volta reagito Forza Italia e Silvio Berlusconi. Allora, è chiaro che non si può arrivare rapidamente a un’intesa e soprattutto a dichiararla come cosa fatta. Però le prime risposte sembrano, con qualche contorcimento, interessate e interessanti. Ci sono esponenti di Forza Italia che notano come il governo abbia inserito in manovra alcuni punti proposti dal partito più europeista del centrodestra. E c’è Berlusconi che risponde a domanda e si dice ovviamente non intenzionato a svendere la sua tradizione politica o a entrare in una maggioranza con cui si sente incompatibile. Ma poi aggiunge anche che l’atteggiamento convinto e responsabile di Forza Italia consiste nella disponibilità a suggerire a maggioranza e governo quello che è utile e necessario per il paese, perché non si vuole una nuova maggioranza ma un nuovo modo di dare risposte rapide ai problemi. Insomma, l’interesse c’è ma con questi precisi confini politici da rispettare. In ogni caso tra suggeritori responsabili e oppositori duri c’è una certa differenza, che non sfuggirà al mondo politico.

      

    Oggi in pillole

     

    Lo staff che si svuota, i brexiteer che fuggono da Downing Street e Boris Johnson che comincia la settimana finale delle trattative mentre è nuovamente costretto alla quarantena.

     

    Lo scenario psicologico alla Casa Bianca si aggrava e i repubblicani cominciano a non poterne più, intanto Donald Trump passa da maiuscolo a minuscole, e c’è chi legge in questo passaggio un primo riconoscimento della realtà.

     

    Per smontare un po’ di retorica su Trump fiero oppositore della presenza economica cinese.

     

    Cosa succede quando l’economia viene rimessa in movimento dopo un lockdown.

     

    Per sapere da dove arriva il salame.