Andrea Camilleri (foto LaPresse)

Camilleri in terapia intensiva e il summit dei banchieri a Sintra

Giuseppe De Filippi

Idee e spunti per sapere quello che succede nel mondo selezionati per voi da Giuseppe De Filippi

Ok, ma che vuol dire esattamente “no al primato della finanza”? e soprattutto perché puntualizzare questo concetto quando il tema è proprio la finanza (seppure pubblica)?  a cena potete aprire un dibattito sul misterioso linguaggio usato dal prof. avv. nelle anticipazioni della lettera più limata della storia.

 

  

Da oggi e fino al 19, tra le architetture pazzoidi e malinconiche di Sintra in Portogallo, c'è il grande incontro tra banchieri centrali, autorità internazionali ed economisti lato Europa. Per Draghi è l'ultima volta da presidente della Bce e si parlerà certamente di successione nella carica e di continuità nelle politiche espansive. C'è anche uno dei pochi pro-debito intellettualmente onesti in circolazione, Olivier Blanchard. Mettete a confronto le sue tesi con le fumisterie dei Savona e dei Bagnai.

A proposito, da diffondere a Sintra e nelle vostre cene lo spettacolare Foglio di oggi, con il racconto previsionale e programmatico, per citare il lessico ministeriale, dei passi da compiere e compiuti per tentare, senza avere una vera strategia, di accompagnare l'Italia fuori dall'eurozona.

A proposito, questa mossa della Deutsche Bank potrebbe avere effetti anche fuori dai confini tedeschi. Perché buttando giù la medicina amara di una violenta riclassificazione del bilancio, facendo emergere 50 miliardi di crediti di bassa o bassissima qualità, da attribuire alla solita bad bank, la grande banca tedesca tornerebbe sul mercato con altre prospettive e certamente con un altro approccio. Quindi fine della stagione dell'economia di relazione, ovviamente in salsa renana, e avvio di forme più moderne e trasparenti di gestione bancaria. E fine anche delle debolezze che finora hanno inchiodato la Germania in difesa del suo sistema bancario. Gli scossoni potrebbero assomigliare a quelli scatenati, sempre dalla Deutsche Bank, quando avviò una vendita massiccia di titoli italiani, ed era il 2011.

  

E sì perché i commissari europei, come mostrarono in passato casi non commendevoli, sono di nomina nazionale ma passano comunque per un vaglio europeo e, appunto, si può anche essere bocciati (lo ripetiamo: magari per ragioni più condivisibili della precedente bocciatura, tutta ideologica, di una candidatura italiana). Comunque la partecipazione italiana alla prossima commissione parte tra difficoltà e cattivi auspici.

  

  

Un modo come un altro, da parte di una persona seria come Andrea Romano, per chiedere al suo partito dove stia andando.

 

Anche perché i voti arrivano a fatica, il Pd soffre anche dove ha amministrato molto bene come a Cagliari, e perde anche Alghero, mentre, in questa tornata di comunali sardi, si giocherà in un difficile ballottaggio Sassari. A Cagliari però c'è anche un riconteggio possibile, per il margine davvero minimo con cui si evita il ballottaggio

   

    

Di Maio ora ha un'altra carta da giocare sul labile mercato del consenso. Vuole passare per colui che, con un tratto di legge, alza gli stipendi. Ovviamente è impossibile ed è anche una brusca intrusione nelle relazioni mediate da sindacati e datori di lavoro. Ed è interessante notare come anche il negoziatore pubblico per eccellenza, l'Aran (che gestisce la contrattazione tra le amministrazioni e gli statali) osservi che anche molti servizi per le amministrazioni pubbliche siamo pagati meno di 9 euro al mese.

     

Un'intervista agghiacciante quella del ministro della giustizia Bonafede oggi ovviamente al Fatto. Intercettazioni, Trojan, una melassa moralista da cui non si viene fuori, la teorizzazione del sistema del fango e dell'estratto di frasi a effetto, ovviamente carpite, da dare in pasto alla stampa. Parlatene solo se non siete intercettati e ricordatevi che potrebbe esserlo qualche vostro interlocutore.

   

A Roma i ragazzi picchiati perché indossavano una maglietta che rimandava all'attività del Nuovo cinema America. Evidente che obiettivo di chi li ha aggrediti era il loro mondo politico e culturale di riferimento, con l'esperienza del cinema in piazza tipicamente radicata nella sinistra romana, quasi un marchio di fabbrica. Allora, ciò che è evidente diventa invece problematico se affidato alla mediazione interpretativa di chi viene dal mondo grillino. Come nell'azione di uno specchio deformante la realtà ben chiara appena descritta diventa qualcosa di incomprensibile, le definizioni si perdono, le magliette in quanto magliette diventano il centro dell'attenzione. Che poi a salvare l'attività dell'associazione del cinema America era stata, sia pure in modo contorto, la giunta Raggi, per intervento del vicesindaco Luca Bergamo (proveniente dalla sinistra romana). Ma l'interpretazione di un'altra grillina importante nel Lazio, Roberta Lombardi, accumula in un solo tweet tanta confusione lessicale e false analogie oltre a frasi che sembrano dire il contrario di ciò che probabilmente Lombardi intendeva dire (difendere i ragazzi aggrediti) e svuota completamente la portata violenta e intimidatoria di questa aggressione.

   

 

I costruttori di aerei sono un po' depressi, e non è un bene per nessuno.

   

  

E sempre da Le Bourget indovinate un po' chi manca nel progetto europeo di nuovo caccia?

   

 

Le condizioni di Camilleri.

   

  

Totti dice, con argomenti solidi, che nella Roma epurano i romani, un po' per volta sono arrivati fino a lui. Ha certamente ragioni per una rottura così clamorosa, ma a cena potete notare come ora il grande giocatore possa diventare il modello, l'archetipo, dell'italiano scontento, dell'espulso innocente, della vittima di trame non tanto spietate quanto sciocche, senza logica, autoreferenziali.