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Siamo più europeisti di quanto ci racconta il governo gialloverde

Irene Fava

Il 57 per cento degli italiani pensa che l'euro sia una buona cosa per il paese. È lo stato membro in cui l'approvazione per la moneta unica è aumentata di più rispetto all'anno scorso. I dati dell'Eurobarometro

La Commissione europea ha pubblicato un nuovo numero dell’Eurobarometro, il sondaggio d'opinione realizzato periodicamente dalle istituzioni europee (sin dal 1973) in tutti gli stati membri dell'Unione. Dai nuovi dati diffusi risulta che tre europei su quattro vedono l'euro come un bene per l'Ue nel suo insieme. Questa, per il secondo anno consecutivo, è la percentuale più alta da quando le persone hanno iniziato a utilizzare la moneta unica.

I più soddisfatti sono i cittadini dell'Irlanda, del Lussemburgo, della Slovenia e della Spagna. I meno convinti sono i cittadini di Cipro, Italia, Belgio e Francia, benché la maggioranza delle più di 17 mila persone intervistate in tutti e 19 i paesi che compongono l’Eurozona sia a favore della moneta comune. Già nel sondaggio dello scorso ottobre l'Italia risultava come il paese più euroscettico del continente, tuttavia, la fiducia nella moneta unica rimaneva alta, con il 65 per cento degli italiani che si dichiaravano a favore dell'euro.

Ma i numeri dell'Italia meritano un'attenzione speciale. La più grande sorpresa – e la più grande differenza rispetto al 2017 – è il fatto che il 57 per cento degli italiani pensi che l'euro sia una buona cosa per l'Italia, con un aumento di 12 punti percentuali rispetto all'anno scorso. La tabella più significativa del sondaggio, infatti, mostra come la proporzione di italiani che ritengono l'euro una “buona cosa” per l'Italia è aumentata di 12 punti percentuali dal 2017 (l'aumento maggiore tra tutti i paesi membri, insieme all'Austria) e, per contro, la percentuale di chi la ritiene una “cattiva cosa” sia scesa di 10 punti percentuali (il calo maggiore tra tutti gli stati censiti).

 

Rispetto all'anno scorso, la quota di cittadini che indicavano l'esistenza dell'euro come un fatto positivo per il proprio paese è aumentata in 12 stati della zona euro. Il consenso cala solo in Germania e in Francia: rispettivamente - 6 e - 5 punti. Tuttavia i due paesi partono da livelli più alti dell'Italia: il 70 per cento dei tedeschi ritiene comunque che l'euro sia una cosa positiva, mentre il consenso dei francesi non è lontano dai livelli italiani, 59 per cento.

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