Effetto populismo: torna l'amore per l'euro
I no euro in Italia sono sempre meno. Grazie ai disastri del governo sovranista
“Se arriva la bocciatura dell’Europa, avranno contro 60 milioni di italiani”, aveva detto il vicepremier Matteo Salvini prima che da Bruxelles arrivasse davvero la notizia della bocciatura della manovra. Eppure, quei 60 milioni di italiani pronti a dar battaglia all’Europa sembrano spariti nel nulla come in un romanzo distopico. La retorica del governo del cambiamento dovrebbe raddrizzare il tiro su certi temi, perché se è vero che la sineddoche è l’artificio retorico più usato dai Salvini e dai Di Maio, i numeri non tornano più. Un esempio: il segretario della Lega, solo cinque anni fa, diceva di essere “contro l’Euro-mostro dal 1998, e se all’inizio ci hanno trattato come gli scemi del villaggio, oggi che il disastro sociale è sotto gli occhi di tutti, la nostra battaglia per la sovranità economica è la battaglia di tutti”. Ma di tutti chi?
Ieri la Commissione europea ha pubblicato un nuovo numero dell’Eurobarometro, il sondaggio d’opinione realizzato sin dal 1973 dalle istituzioni europee in tutti gli stati membri dell’Unione. Il report rileva che per il secondo anno consecutivo due europei su tre (il 64 per cento) vedono la moneta unica come un bene per l’Ue nel suo insieme. Ma il dato che riguarda il nostro paese è ancora più impressionante: il 57 per cento degli italiani, infatti, pensa che l’euro sia una buona cosa per l’Italia, con un aumento di 12 punti percentuali rispetto all’anno scorso, l’incremento più alto di tutta l’Eurozona. Spieghiamoci meglio: nel 2016 – cioè quando il governo del cambiamento non si era ancora insediato – eravamo meno sicuri dell’euro. Da quando Salvini e Di Maio hanno preso il potere in moltissimi hanno cambiato idea, insomma si sono convinti: la percentuale di italiani che ritiene l’euro il male assoluto per l’Italia quest’anno è scesa di 10 punti, ed è il calo maggiore tra tutti i diciannove paesi censiti. Forse il governo del cambiamento serve davvero a far cambiare idea agli italiani, a farli tornare più europeisti. Insomma, l’euro per alcuni italiani non sarà il massimo ma i no euro sono nettamente peggio.
Difficoltà e soluzioni