Heinz-Georg Klös, veterinario e avido collezionista di animali, dirigeva quello della parte ovest. Heinrich Dathe, ex attivista del partito nazista che si era miracolosamente ricostruito una rispettabilità, quello a est. Il muro è caduto, ma la battaglia tra i successori dei due non si è affievolita
Sul fatto che tra le molte défaillance dell’uomo occidentale ci sia lo sviluppo di un devastante rapporto con le altre razze animali – prim’ancora che diventassimo tutti esperti di pipistrelli e pangolini – aveva detto molto “Tiger King”, la magnifica serie Netflix su una masnada di scriteriati che trafficano in bestie feroci. Che la cosa acquisti una suggestiva matrice sociopolitica lo insegna il libro scritto dal giornalista tedesco J.W. Mohnhaupt che, dopo essere diventato un bestseller in patria, ora desta stupore all’estero, col titolo “The Zookeepers’ War”. Non c’è da sorprendersene: la storia che racconta ha i crismi della novella esemplare, non fosse che riguarda fatti e personaggi assolutamente reali, si svolga nel cuore di una delle capitali della vecchia Europa e metta spietatamente in fila le peggiori propensioni degli uomini, pronti a gesti insani per assicurarsi una zolla di potere.
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