Alone in the dark

C'era un'aureola alla luna che era un ammonimento divino e un segno di sventura. Cos'è l'Halo e perché non ha nulla di magico

Halo prima di essere un videogioco era un fenomeno ottico. E fenomeno ottico lo è ancora, nonostante l'assenza di pad, consolle e via dicendo.

 

L'Halo, o Alone, è, a farla semplice, un anello di luce che circonda un astro. Appare quando la luce dell'astro incontra una notevole quantità di cristalli di ghiaccio nei cirri, tra i cinque e i dieci chilometri dal suolo. L'incontro dei raggi luminosi con i cristalli crea una riflessione e una rifrazione che creano un cerchio intorno al sole o alla luna.

 

Non sono fenomeni rari, molte volte sono però quasi impercepibili. Altre volte si presentano "con sfrontata evidenza", scriveva Prezzolini, "come un'aureola intorno al sol".

 

Per secoli gli aloni sono stati considerati un messaggio divino. I Maya li consideravano un ammonimento, i Fenici segni di sventura. Nel Medioevo hanno iniziato a perdere significati religiosi ed erano considerati solamente un avviso di cattivo tempo in avvicinamento.

 

Sopra i Monti Tatra, sud della Polonia, questa notte si è visto un alone lunare di grandi dimensioni. Era da oltre un secolo che non ce ne era uno simile. Quella notte a dipingerlo c'era anche Władysław Ślewiński, allievo di Gauguin.

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