Troppo eurocentrico, troppo bianco: Yale cancella il suo corso in Storia dell'arte
Il politicamente corretto censura il dipartimento dell'università: gli artisti andranno studiati tenendo in considerazione “questioni di genere, classe e razza”
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L'Università di Yale ha annunciato che manderà in pensione il suo famoso corso di “Introduzione alla Storia dell'arte, dal Rinascimento a oggi”. Insegnato per decenni da Vincent Scully, uno dei più celebri professori di Yale, il corso era una delle più riverite introduzioni all'umanesimo occidentale nell'accademia americana. È stato annullato per tutti i soliti motivi. E' troppo bianco, troppo europeo, troppo maschile, troppo “problematico”, come dice Tim Barringer, presidente del dipartimento di Storia dell'arte, che introdurrà una prospettiva “globale” nell'arte. E naturalmente, scrive Barringer, il nuovo corso prenderà in considerazione l'arte in relazione a “questioni di genere, classe e 'razza'”, la nuova paccottiglia politicamente corretta.
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- Giulio Meotti
Giulio Meotti è giornalista de «Il Foglio» dal 2003. È autore di numerosi libri, fra cui Non smetteremo di danzare. Le storie mai raccontate dei martiri di Israele (Premio Capalbio); Hanno ucciso Charlie Hebdo; La fine dell’Europa (Premio Capri); Israele. L’ultimo Stato europeo; Il suicidio della cultura occidentale; La tomba di Dio; Notre Dame brucia; L’Ultimo Papa d’Occidente? e L’Europa senza ebrei.