La zuffa "turistica" di Calabria e Veneto, tra mosse di marketing e schiamazzi social

Dallo spot “razzista” di Klaus Davi, che fa imbufalire il nord, alla risposta delle Terme di Abano e Montegrotto, che approfittano del battibecco mediatico per farsi promozione

Enrico Cicchetti

Non è altro che il “frutto della disperazione”, secondo il presidente del Veneto Luca Zaia. Lo spot “comparativo” − così lo chiama il suo ideatore, l'opinionista televisivo di origine svizzera Klaus Davi, che con la sua agenzia ha realizzato il video − tra le bellezze della Calabria e le spiagge affollate del nord Italia, dove c'è il pericolo di ammalarsi, ha suscitato le prevedibili polemiche. “Con il dilagare dell’epidemia nel nord Italia non sarà più possibile praticare una cultura di massa del turismo”, dice la pubblicità. Ma tranquilli, perché c'è la Calabria “un luogo dove c’è la cultura del rispetto del suolo e del distanziamento sociale”, non come in settentrione, dove “i tassi di inquinamento sono alle stelle” e le polveri sottili hanno ucciso “migliaia di persone”.

 

Davi, che di mass media e scoop “trash” se ne intende eccome, voleva provocare reazioni parossistiche, e ha avuto gioco facile. Lo sa anche Zaia, del resto: “È chiaro che lo spot è stato fatto solo per far parlare gratis della Calabria”, ha detto il governatore. Ma ormai la slavina di strepitii via social, improperi e ripicche - anche fuori dagli schermi smartphone - aveva cominciato a rotolare. Con la presidente calabrese Jole Santelli che, garbata, stuzzicava: “La Calabria ha tanto da offrire ai turisti, non serve attaccare gli altri. Personalmente non avrei mai realizzato quello spot ma, altrettanto sinceramente, dico che un nord piagnone che si lamenta di ‘razzismo’ da parte del sud fa davvero sorridere”.

   

  

E allora - forse anche per non fare la parte dei lagnosi, sicuramente cogliendo al volo il potenziale di marketing - dal Veneto hanno ribattuto pixel su pixel. “A una provocazione abbiamo voluto rispondere in maniera costruttiva. Da nord a sud, l’Italia è un paese meraviglioso che va vissuto e goduto a pieno. Colpi bassi di questo genere non aiutano certamente un comparto che sta soffrendo come mai nella storia” dice Umberto Carraro, presidente del Consorzio Terme Colli che rappresenta il complesso termale di Abano e Montegrotto e dei Colli Euganei in provincia di Padova. Carraro ha voluto replicare con un video allo spot calabrese. “Natura, benessere, distanziamento sociale, salute e sanità sono nostri cavalli di battaglia. Da noi si sta bene, esattamente come in Calabria. Screditare il vicino di casa è miope e controproducente”. 

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