Dagli Stati Uniti al Perù, ecco il fronte anti Maduro
Tutto quello che è successo in Italia e nel mondo senza fronzoli, fuffa e divagazioni
DALL'ITALIA
Giuseppe Conte critica l’Unione europea al forum di Davos. Il premier: “L’euro non ha risolto i problemi dell’Italia. Dobbiamo essere più uniti come europei: sogniamo un’Europa del popolo”. “Angela Merkel mi ha confermato che non si ritira dalla missione Sophia”, ha aggiunto il premier. Conte stima una crescita dell’1,5 per cento dell’Italia nel 2019 in un’intervista concessa a Bloomberg.
Rinviato il voto sul dl Semplificazioni al Senato. Lega e M5s sono divisi sulle trivelle. Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, ha detto: “Non firmerò nessuna autorizzazione. Piuttosto torno a fare il generale”.
Renata Radaelli non si può candidare alle primarie di +Europa. Lo ha stabilito la commissione di Garanzia del congresso. Radaelli è considerata vicina alle posizioni di Matteo Salvini.
Borsa di Milano. Ftse-Mib -0,19 per cento. Differenziale Btp-Bund 252 punti. L’euro chiude in rialzo a 1,13 sul dollaro.
DAL MONDO
Usa, Colombia, Brasile, Perù e Canada riconoscono Guaidó come presidente del Venezuela, dopo che il leader del Parlamento, eletto l’11 gennaio scorso, ha organizzato delle manifestazioni contro il governo. Durante le proteste ci sono stati scontri tra manifestanti antigovernativi e sostenitori di Maduro. Sono morte almeno quattro persone.
Trump ha inviato una lettera a Nancy Pelosi per comunicare l’intenzione di pronunciare il discorso sullo stato dell’Unione al Congresso martedì nonostante gli avvertimenti sulla sicurezza. La speaker della Camera ha ribadito la sua contrarietà.
I deputati dell’AfD hanno lasciato l’Aula del Parlamento bavarese durante il discorso di Charlotte Knobloch, leader della comunità ebraica, che li ha accusati di aver sminuito i crimini compiuti dai nazisti.
Martin Lewis non accuserà Facebook, il fondatore di MoneySavingExpert.com aveva intentato una causa contro la piattaforma social per falsi annunci pubblicitari.