Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio (foto via Twitter)

Ecco chi era Cranio Randagio, “pseudo rapper paranoico” trovato morto sabato

Redazione
Il musicista romano di 22 anni aveva partecipato a X Factor 2015. La sua scomparsa ha diversi punti oscuri.

Vittorio Bos Andrei, in arte Cranio Randagio, rapper romano di 22 anni diventato celebre per aver partecipato a X Factor 2015, è stato ritrovato morto sabato, all'indomani di una festa in un appartamento in via Anneo Lucano, nel quartiere residenziale della Balduina a Roma. Secondo la prima ricostruzione degli agenti del commissariato Monte Mario, il ragazzo si è svegliato all'improvviso accusando un malore rivelatosi letale. Inutili i tentativi degli amici di farlo rinvenire così come il soccorso dei medici del 118.

 

Alcuni dei ragazzi che hanno partecipato alla festa - dodici in tutto - avrebbero ammesso alla polizia di aver fumato marijuana ma, come riferisce l'Ansa, all'interno dell'appartamento non sono stati trovati né hashish né altri stupefacenti. Per gli agenti, in ogni caso, l'ipotesi più plausibile è che a uccidere Cranio Randagio sia stato un mix di alcol e droga, forse fatale per un “problema cardiaco congenito” di cui il ragazzo non era a conoscenza. L'autopsia e i test tossicologici chiariranno tutto.

 

La vicenda, comunque, ha diversi punti oscuri. Secondo gli investigatori, gli amici di Vittorio hanno aspettato almeno un'ora prima di lanciare l'allarme. Resta da capire perché. E la madre del 22enne, Carlotta Mattiello, non ci sta: “Qualcuno avrebbe dovuto dire qualcosa, avvertirmi subito e non l’ha fatto. Non so se Vittorio poteva essere salvato, questo non spetta a me stabilirlo, ma so soltanto che mio figlio è uscito venerdì sera per andare a una festa e non è più tornato”, dice al Corriere della Sera.

 

Romano di nascita ma ormai milanese di adozione, Cranio Randagio amava definirsi “pseudo rapper paranoico”, e proprio questa sua indole particolare aveva convinto Mika a sceglierlo per la sua squadra nella nona edizione di X Factor. Tra Facebook e Youtube, il cantante aveva raccolto il grande entusiasmo dei fan, innamorati del suo stile duro, dalle strofe inconfondibili: “È tutto troppo brutto per restare intero”, “chiedo un'iniezione che mi porti all'overdose” o “mi detesto perché ho perso le tracce di me stesso”. Dopo i successi di Mamma Roma addio e Petrolio, i suoi brani più cliccati su Youtube, e 06-02 Crescere, il giovane era impegnato nella realizzazione del nuovo album. Baffetti e capelli rasta, Cranio Randagio era sempre sorridente, molto attivo sui social network, dove in queste ore non si fa che parlare di lui.

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