Roma Capoccia

La trattativa Stato-trattori per le manifestazioni nella capitale

Gianluca De Rosa

Questura e prefettura impazziscono dietro le sigle degli agricoltori, ma alla fine c'è una quadra. Venerdì la prima manifestazione a piazza San Giovanni (con 10 trattori simbolici), settimana prossima nuova protesta al Circo Massimo. Niente sfilata di trattori sul Gra

Sfumata (per fortuna) la sfilata di trattori sul Gra, venerdì dieci mezzi simbolici e 1.500 agricoltori saranno a piazza San Giovanni. Settimana prossima, invece, seconda puntata: una grande manifestazione al Circo Massimo. La trattativa tra i capipopolo dei trattori, questura e prefettura alla fine ha raggiunto l’obiettivo, che aveva indicato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi: trovare “un punto di equilibrio tra l’esigenza di manifestare e  quelle che sono questioni di ordine e di sicurezza pubblica”. Difficile che una sfilata di centinaia di trattori per le vie della Capitale, come sognato all’inizio dagli agricoltori, potesse rispondere a questa esigenza. E dunque, dopo aver ipotizzato persino di far sfilare i trattori sul Gra, alla fine una quadra è stata trovata, forse anche complice l’ospitata ottenuta dagli agricoltori a Sanremo.


Inutile dire che il governo dopo le concessioni europee sui pesticidi e le promesse italiane (il taglio dell’Irpef agricola) sperava che i trattori si ritirassero. Ma loro non ci stanno. “Vogliamo la sospensione di tutti i trattati con i paesi extra-ue”, dicono. E così ci si prepara alla protesta. La vera difficolta per le autorità è stata quella interagire con le diverse sigle. Infatti, le centinaia di trattori che sono arrivati e continuano ad arrivare intorno alla capitale rispondono a rappresentati diversi. Le principali organizzazioni sono due: il comitato degli agricoltori traditi, guidato dall’ex forcone Danilo Calvani, e gli agricoltori del comitato Riscossa agricola. I primi sono radunati in sei presidi in paesi nell’area metropolitana (Albano, Formello, Cecchina, Torrimpietra, Fiumicino, Civitavecchia), i secondi si trovano su una collinetta in fondo a via Nomentana. I trattoristi di Galvani sono stati più dialoganti. E’ stato lui stesso ieri a spiegare: “In accordo con la questura la manifestazione potrebbe farsi la settimana prossima al circo Massimo”, lasciando i mezzi nei presidi.


Più esuberanti invece quelli di Riscossa agricola. “La nostra richiesta è che ogni agricoltore con il proprio trattore possa manifestare”, spiegava ieri Davide Rosati, uno degli organizzatori. Alla fine però le autorità  sono riuscite ad accordarsi anche con loro. La protesta si farà domani a piazza San Giovanni, agli agricoltori sarà concesso di portare dentro la piazza dieci trattori simbolici. 

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