il confronto

Al congresso della Cgil, prove d'intesa tra Schlein e Conte sul lavoro. Ma la scena se la prende Calenda

Alla kermesse del sindacato a Rimini al via il confronto tra le opposizioni. La segretaria del Pd e il presidente del M5s rivendicano la lotta sul salario minimo. La sponda di Fratoianni. Il leader del Terzo polo se la prende con il pubblico: "Io l'unico a non aver governato con la destra. Non fate i pecoroni"

Inizia la seconda giornata del XIX congresso della Cgil a Rimini. Al centro dell'incontro di oggi un dialogo tra il segretario Maurizio Landini e i principali esponenti politici delle opposizioni. Al via il primo confronto tra la neosegretaria del Pd, Elly Schlein, il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, la guida del Terzo polo Carlo Calenda e Nicola Fratoianni, segretario di Sinistra italiana. Temi del giorno saranno probabilmente l'introduzione del salario minimo, la riduzione dell'orario lavorativo a parità di salario e la settimana lavorativa di quattro giorni: tutte materie su cui Landini ha insistito nel discorso di apertura del congresso di ieri

Nel corso del suo primo intervento al congresso, la segretaria dem Elly Schlein ha dichiarato: "Se ragioniamo in concreto di temi e di merito ci sono sicuramente delle battaglie comuni da portare avanti insieme e nel paese. Oggi siamo qui per sondare quali possano essere questi temi". Schlein ha poi dichiarato che sul lavoro "si deve fare una lunga discussione per limitare i contratti a termine, perché il 62 per cento dei governi conosce solo quel tipo di contratti", aggiungendo rivolta agli altri leader presenti che questo "si può fare insieme".

Anche il leader del Movimento 5 stelle, Giuseppe Conte, come il segretario di Si, Nicola Fratoianni, prima, ha parlato della possibilità di una collaborazione tra opposizioni. "Dobbiamo ritrovarci sul terreno delle proposte concrete" partendo da "un patto per contrastare le disuguaglianze". "Su questi temi concreti" ha poi dichiarato Conte "definiremo la forza della nostra opposizione". 

Entrambi Schlein e Conte si dicono disponibili a una battaglia sul salario minimo: ambedue hanno citato come riferimento la ministra del Lavoro e dell'Economia spagnola, Yolanda Diaz.  

"Non potrei governare con le persone che sono qui oggi perché, innanzitutto non condivido la linea di politica estera, la posizione sul Jobs act e la linea su ambiente e rigassificatori". Carlo Calenda ha detto chiaramente di escludere una coalizione in vista di un futuro possibile esecutivo. Su questo dal pubblico si sono alzati fischi e parole in dissenso.

Al commento di Giuseppe Conte, che rivolgendosi all'ex ministro ha sottolineato: "A me non preoccupa quando Carlo prende qualche voto dalla destra, mi preoccupa di più quando vota". Parole non gradite al leader di Azione: "A me va bene tutto, ma mi dite quando avrei votato con la destra? Noi con la destra non abbiamo mai votato" ha aggiunto ricevendo i fischi della sala, cui ha replicato: "Informatevi invece di fare i pecoroni".

Il leader del Terzo polo ha però aggiunto che è necessario "Cercare terreni comuni su cui lavorare insieme, come sul Servizio sanitario nazionale". E su questo ha proposto agli altri leader: "Vi propongo una mobilitazione sulla sanità. Io voglio mettere in crisi questo governo e dunque facciamo una grande battaglia per mobilitare il personale sanitario per portarlo in piazza".

Durante il suo secondo intervento Schlein ha richiamato a un'opposizione comune contro la delega sul fisco: "Vorrei che fossimo uniti per dire che questa baggianata di dire 'abbassiamo le tasse a tutti per far star meglio il Paese', significa abbassare le tasse anche ai ricchi, cosa che fa mancare i servizi essenziali. Vedo un problema su questa nuova delega fiscale".

Il dibattito si chiude con la proposta di Schlein agli altri leader: "Dobbiamo continuare questo confronto". La segretaria del Partito democratico ha annunciato: "Noi vorremmo costruire insieme l'alternativa" alla destra e dunque "facciamo un ragionamento di contenuto e di merito: chiudiamoci in una stanza, anche fino a notte fonda, per trovare qualcosa da fare insieme".