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l'ordinanza

Piombino, il Tar respinge il ricorso del sindaco: il rigassificatore si farà

Maria Carla Sicilia

Per i giudici del tribunale amministrativo del Lazio "i paventati rischi per la pubblica incolumità risultano privi di attualità" e non si riscontrano anomalie nelle modalità di approvazione dell'opera. L'udienza è fissata per il prossimo 8 marzo 

Il rigassificatore di Piombino ha il via libera del Tar del Lazio. Con un'ordinanza approvata oggi, il collegio del tribunale amministrativo ha respinto la richiesta di sospensiva dell'autorizzazione dell'opera rilasciata lo scorso ottobre dal Commissario straordinario Eugenio Giani, presidente della regione Toscana. L'8 marzo si terrà l'udienza di discussione del ricorso nel merito. 

"Le modalità procedimentali di autorizzazione dell'iniziativa in questione", spiega il Tar nell'ordinanza, "sono disciplinate da una normativa, che si caratterizza per il chiaro contenuto eminentemente emergenziale e per concernere interventi che, già nella declaratoria di legge, appaiono connotati da uno spiccato grado di specificità". Per questo motivo non sussistono i presupposti per accogliere la richiesta presentata dal sindaco di PiombinoFrancesco Ferrari, eletto con Fratelli d'Italia. 

L'opposizione all'opera, sostenuta da alcuni movimenti ambientalisti e comitati locali, è stata guidata dal primo cittadino della città toscana che auspicava l'intervento del governo guidato dal suo stesso partito per mettere in discussione la realizzazione dell'infrastruttura. Da Roma, tuttavia, dopo un primo momento di ambiguità, Fratelli d'Italia ha più volte ribadito che il rigassificatore è necessario per la sicurezza energetica del paese, che fin dalla prossima primavera dovrà essere capace di immettere nella rete del gas il Gnl che riceverà da diversi paesi in forma liquida per sostituire parte del metano russo finora arrivato via tubo. 

"All'esito della prima disamina della documentazione offerta – nota ancora il Tar – l'iter che ha condotto all'adozione del provvedimento gravato non ha dato evidenza di palesi anomalie nello sviluppo del procedimento né di incontrovertibili carenze istruttorie idonee a supportare, prima di addivenire alla completa delibazione del merito, la sospensione dei provvedimenti impugnati". I giudici hanno poi rilevato che "i paventati rischi per la pubblica incolumità correlati al rigassificatore risultano, allo stato, privi di attualità avuto riguardo al fatto che prima dell'avvio dell'esercizio dell'attività dovranno essere acquisiti il Rapporto di Sicurezza Definitivo e l'Autorizzazione Integrata Ambientale e che, con riferimento ai lavori avviati in area S.I.N., non sono emerse sopravvenienze o criticità di rilievo in merito alla conduzione delle attività che dovranno continuare a svolgersi nel rispetto delle articolate prescrizioni e raccomandazioni rese dai competenti enti e confluite nell'Ordinanza Commissariale n° 140 del 25.10.2022".  

La nave rigassificatrice che verrà ormeggiata nel porto di Piombino per tre anni prima di essere spostata offshore, la Golar Tundra, è stata acquistata da Snam su impulso del governo Draghi lo scorso giugno per 330 milioni di euro. Nel mondo esistono meno di 50 unità galleggianti capaci di trasportare Gnl e trasformarlo da liquido a gassoso, dopo l'inizio del conflitto in Ucraina che ha spinto i paesi dell'Unione europea ad affrancarsi dal gas russo queste piattaforme sono state molto corteggiate da diverse compagnie. L'azienda italiana è riuscita ad acquistarne anche un'altra che sarà ormeggiata a Ravenna: il progetto ha avuto il via libera all'inizio di novembre e con il nuovo anno inizieranno i lavori. Entrambi i rigassificatori possono lavorare fino a 5 miliardi di metri cubi l'anno di Gnl. 

Nel decreto che autorizza l'opera, il commissario Giani ha posto una serie di condizioni compensative in cambio del via libera: dalle bonifiche per l'area siderurgica agli sconti in bolletta per cittadini e imprese, fino a interventi infrastrutturali per la viabilità. A questo proposito è interventuto oggi in audizione il ministro dell'Ambiente e della Sicurezza energetica, Gilberto Pichetto Fratin, dicendo che "è giusto che lo stato si faccia carico delle esigenze delle comunità che forniscono un servizio così importante al paese: si tratta di realizzare opere di riqualificazione importanti, che auspico possano essere ultimate in tempi rapidi". 

 

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  • Maria Carla Sicilia
  • Nata a Cosenza nel 1988, vive a Roma da più di dieci anni. Ogni anno pensa che andrà via dalla città delle buche e del Colosseo, ma finora ha sempre trovato buoni motivi per restare. Uno di questi è il Foglio, dove ha iniziato a lavorare nel 2017. Oggi si occupa del coordinamento del Foglio.it.