È morto Ennio Doris, il fondatore di Mediolanum

Aveva 81 anni. Cavaliere del lavoro, per oltre quarant’anni è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana

È morto questa notte, a 81 anni, Ennio Doris, fondatore e presidente onorario di Banca Mediolanum. Lo hanno reso noto la moglie Lina Tombolato e i figli Sara e Massimo. Nato il 3 luglio del 1940, per oltre quarant’anni è stato indiscusso protagonista della grande finanza italiana.

 

"Ci ha lasciato Ennio Doris, un grande uomo, un grande imprenditore, un grande italiano", ha scritto su Twitter Silvio Berlusconi. "Un uomo generoso, altruista, sempre attento agli altri, sempre vicino a chi aveva bisogno. Un mio grande amico. Ci mancherà moltissimo. A Massimo, a Sara, a Lina la mia vicinanza".

  

    

“Mio padre vendeva bestiame, mia madre badava alla casa e lavorava, mia sorella era camiciaia. Vivevamo in due stanze, a Tombolo, provincia di Padova”, raccontava in un'intervista al Foglio. "Il posto più povero del Veneto appena uscito dalla guerra. A Tombolo erano tutti venditori, anche perché terra da coltivare non ce n’era". Nato nel 1940 in una famiglia di agricoltori, nel 1971 entra nel settore della consulenza finanziaria lavorando a provvigione prima in Fideuram e poi in Dival dove, nel giro di dieci anni, ottiene la carica di divisional manager con 700 persone alle sue dipendenze. "Vendevamo fondi d’investimento, ero responsabile di una squadra di ottocento persone, e guadagnavo cifre colossali, anche cento milioni al mese. Ma volevo fare di più e avevo delle idee”, ci raccontava. Nel 1981, Doris legge sul mensile Capital un’intervista a Silvio Berlusconi che dice: “Se qualcuno ha un’idea e vuole diventare imprenditore, mi venga a trovare. Non vada da Agnelli o De Benedetti perché tanto non lo riceveranno. Io sì. E se l’idea è buona, la realizziamo insieme”. Poco dopo i due si incontrano a Portofino per caso e Doris espone al Cav. la sua idea di creare una banca che risolva “tutti i problemi del cliente e della sua famiglia”, perché “il cliente non ha bisogno di sapere solo come investire il denaro ma ha tante esigenze che sono legate alla sua sicurezza finanziaria”. 

Doris ha raccontato a Panorama che, una volta ottenuto un appuntamento ad Arcore, mostrò i suoi risultati ottenuti con la Dival e disse a Berlusconi che “si poteva fare molto di più con un istituto, che oltre i fondi, vendesse anche le assicurazioni. Come accadeva all'estero. E inoltre gli spiegai che questa rete commerciale avrebbe anche potuto piazzare gli immobili che a quel tempo Berlusconi costruiva, a Milano2, a Milano3 ...”

Con il supporto imprenditoriale e logistico del gruppo Fininvest, Doris fonda Programma Italia, che nel 1995 prende il nome di Mediolanum spa. È la prima rete di consulenti globali nel settore del risparmio, con un’idea tanto semplice quanto potente e innovativa: “Diventare il punto di riferimento della famiglia italiana per il risparmio”. Inventa così un nuovo modo di fare banca, avvicinando la finanza alle persone e creando un modello industriale precursore dei tempi. Nei primi anni Novanta “importa” dal Regno Unito l’idea di una banca senza sportelli, quando internet inizia a muovere i primi passi anche in Italia. Nel 1995 nasce Mediolanum S.p.A., la holding a cui fanno capo tutte le società del conglomerato del Gruppo, e questa riorganizzazione permette la quotazione in Borsa nel 1996 e, nel 1998, l’ingresso nel listino Mib30. Dal 1999 Doris diventa il testimonial pubblicitario della Banca e l’anno successivo Mediolanum acquisisce la spagnola Finbanc e col 2% entra in Mediobanca. Nel 2002 Doris viene nominato Cavaliere del Lavoro.

  

Fino a allo scorso settembre Doris ha ricoperto la carica di  presidente di Mediolanum, poi passata al fighlio Massimo, che dal 2008 è alla guida di Mediolanum come amministratore delegato.

 

 

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