l'arma della persuasione

Così un poliziotto, da solo, calma la folla dei No Vax davanti a Palazzo Chigi

Francesco Gottardi

"Per continuare a lavorare basta farsi il vaccino: vi spiego come e dove". E così l'agente solitario prova sul campo lo strumento della persuasione per placare un manipolo di manifestanti antivaccinisti

 

Due mondi a confronto. Da un lato la coda del corteo No Vax: "Complici, criminali, giocate con la salute dei nostri figli". Dall'altra un unico poliziotto a colloquio: "Invocate tanto democrazia e libertà. E  poi fate una manifestazione violenta?". E avanti così, per una decina di minuti. La piccola folla attorno a palazzo Chigi, al di là dei posti di blocco, è stata un autentico distaccamento dei No pass al centro delle proteste. Obiettivo: inveire contro la polizia "della dittatura sanitaria", ogni volta che una volante lasciava piazza Colonna. La situazione si è accesa quando il vento ha spinto i fumi dei lacrimogeni oltre il corteo.

E allora l'attacco verbale alle transenne - "Meschini, giocate sporco mentre noi siamo pacificamente qui con i bambini" - , sostenuto da un unico rappresentante delle forze dell'ordine. "Per continuare a lavorare basta farsi il vaccino, vi spiego come e dove", dice pacatamente lui. E via altre urla: "Non potete ricattarci così". Deliri: "Avete la coscienza sporca. Chi mai potrà salvare la vostra anima?". Dall'altra parte ancora aplomb e voglia di ragionare: "Noi siamo qui per consentire di esprimervi. Il dialogo è alla base della democrazia ed è giusto che convivano posizioni discordi. Vi ascolto, ma vi dico anche che è grazie alla campagna di immunizzazione che stiamo tornando alla normalità. E se anche in pochi si mettono a caricare contro polizia e sedi dei sindacati, e voi state con loro: vi sembra questa la libertà?". Altri brontolii, poi piano piano il gruppetto si disperde. Rimane una piccola grande lezione di calma. Mentre Roma è nel caos, meglio pensare a questo.

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