Ivanka Trump e Chelsea Clinton, “first daughters” così diverse eppure amiche. Anzi, ex amiche

Paola Peduzzi
Si sono conosciute grazie ai loro mariti, che sono amici, e hanno presto trovato molte affinità: lavorano nell’impero di famiglia, aspettano un bambino (il terzo di Ivanka, il secondo di Chelsea), affrontano i gossip familiari con grazia, comportandosi da adulte, come ha scritto Politico, anche quando tutti attorno a loro si comportano da adolescenti.

    Ivanka Trump ha annunciato l’anno scorso la candidatura di suo padre alla presidenza (quando ancora pensavamo che fosse tutto uno scherzo), lo accompagna ai comizi, sorride vistosa ai fotografi, non fa che parlare dell’importanza dell’ambizione: in un’intervista rilasciata qualche tempo fa a Business Insider, aveva spiegato che cosa guarda quando deve assumere qualcuno nell’azienda di famiglia, lasciando intendere che questo è il modo con cui si fanno affari oggi, chi fa il finto modesto può anche starsene a casa, se poi si tratta di una donna il verdetto è più spietato ancora, perché questo è il mondo di #WomenWhoWork, non c’è spazio per le lagne e il vittimismo e l’esigenza di rassicurazioni, si lavora e ci si veste con i gioielli e i vestiti disegnati da Ivanka, sorridendo senza interruzioni mai (“vogliamo persone che si sono fatte da sole, ottimiste, che vedono in ogni sfida un’opportunità. Persone dedicate, responsabili, che condividono gli obiettivi, ambiziose. Mi piacciono le persone che non si vergognano a usare questo termine, tradizionalmente le donne sono molto reticenti nell’ammettere la loro ambizione, invece io voglio dipendenti ambiziosi, impegnati, rispettosi”).

     

    Chelsea Clinton è già stata “first daughter”, è poco appariscente, parla sicura sul palco prima di presentare sua mamma nei comizi elettorali ma paga ancora il fatto che l’abbiamo conosciuta da piccola, e anche se adesso è una signora sposata con il piglio da secchiona come Hillary non riesce a levare dai nostri ricordi l’immagine della ragazzina impacciata con l’apparecchio ai denti, testimone infelice degli anni di allegrie clintoniane.

     

    Ivanka e Chelsea si sono conosciute grazie ai loro mariti, che sono amici, e hanno presto trovato molte affinità: lavorano nell’impero di famiglia, aspettano un bambino (il terzo di Ivanka, il secondo di Chelsea), affrontano i gossip familiari con grazia, comportandosi da adulte, come ha scritto Politico, anche quando tutti attorno a loro si comportano da adolescenti. In un’intervista a Vogue, Ivanka ha detto che ama le “relazioni vere”, che preferisce le cene con pochi amici alla mondanità sfrenata che pure caratterizza il modello Trump, e che Chelsea fa parte di queste amicizie intime, reali. “Si preoccupa sempre che tutti siano a loro agio e si divertano – raccontava Chelsea in quello stesso articolo – In questo senso mi ricorda molto mio padre, la sua capacità di aumentare la felicità in una stanza. Non c’è nulla di superficiale in Ivanka, e credo che questa sia una cosa importante da dire, perché chiunque sia magnifico quanto lei avrebbe potuto fare molta strada anche essendo soltanto superficiale”. Una dichiarazione di amicizia vera, immortalata in una foto in bianco nero che ora circola a dimostrazione dei danni che questa campagna elettorale sta facendo a chiunque vi si avvicini.

     

    Chelsea e Ivanka non si frequentano più, non possono più farlo (non avrebbero nemmeno il tempo, sono in giro come trottole per l’America e devono anche partorire), i loro genitori si azzannano appena possono, se davvero saranno Donald e Hillary a sfidarsi a novembre si sbatteranno in faccia ogni genere di insulto, finiranno in mezzo anche le figlie, chissà i generi che cosa si stanno dicendo in questi mesi, loro che erano amici prima di sposarsi, prima che iniziasse questo circo, e non ne possono più di fare filmati ai loro figli per alimentare “il lato umano” dei candidati presidente. Quale modello vincerà, quello ambizioso con la scollatura fino all’ombelico o quello secchione, accollato e ricciolone? I commentatori già sognano la battaglia nel fango, ma si spera che Ivanka e Chelsea abbiano altro cui pensare. Come scrive Emily Jane Fox su Vanity Fair, che il cielo ci risparmi almeno questo.

    • Paola Peduzzi
    • Scrive di politica estera, in particolare di politica europea, inglese e americana. Tiene sul Foglio una rubrica, “Cosmopolitics”, che è un esperimento: raccontare la geopolitica come se fosse una storia d'amore - corteggiamenti e separazioni, confessioni e segreti, guerra e pace. Di recente la storia d'amore di cui si è occupata con cadenza settimanale è quella con l'Europa, con la newsletter e la rubrica “EuPorn – Il lato sexy dell'Europa”. Sposata, ha due figli, Anita e Ferrante. @paolapeduzzi