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Contro mastro ciliegia

Addio a Flavia Franzoni

Maurizio Crippa

Cinquantaquattro anni sulle strade della vita col suo amato marito, Romano Prodi, i figli e i nipoti. L'impegno come docente ed esperta di welfare, la grande famiglia larga e unita che ha fatto del sapere e della sua condivisione la sua forma. Condividiamo il loro dolore

I lutti sono tutti diversi, personali, ma ogni lutto è uguale agli altri per grandezza e profondità, per il dolore di una lunga attesa o di uno schianto improvviso, questi giorni ce lo stanno ricordando. Flavia Franzoni, la professoressa Flavia Franzoni, perché preferiva il suo essere studiosa e docente, e niente fronzoli, stava camminando con suo marito vicino a Gubbio, su un sentiero francescano, al cuore di una spiritualità amata, quando è morta per un improvviso malore. Il marito è Romano Prodi, hanno camminato insieme, nella vita e nei suoi mille sentieri e impegni, per cinquantaquattro anni. Con i figli e ora i nipoti. Non è necessario averla conosciuta, non ci è accaduto, per immaginare il dolore del suo sposo e compagno di strada e di tutta la loro famiglia – la grande e bella famiglia Prodi, larga e piena di talenti che spesso sono stati anche compagni di strada del Foglio: il fratello Franco, il fratello storico Paolo. Una bella famiglia, uno stile che ha fatto del sapere e della sua condivisione la propria forma. E Flavia Franzoni, esperta di metodologie sociali e del welfare, di questa storia faceva parte. Condividiamo il dolore di suo marito e di tutti loro. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"