Il palazzo della Consulta (Wikipedia)

Contro mastro ciliegia

Saggezza per Alfredo Cospito: la Consulta apre a uno sconto della pena

Maurizio Crippa

La Corte costituzionale dichiara illegittimo il quarto comma dell’art. 69 del Codice penale rispetto all’erogazione della pena dell’ergastolo. Si apre uno spiraglio per l'anarchico. Sempre meglio un ragionevole dubbio, anche quando si fanno le condanne

"Non si alimenta con pasta, pesce e carne da 180 giorni” ha detto il suo avvocato. Ma qualcosina, ci hanno tenuti informati i media, aveva ripreso ad assorbire, dopo lo scompenso nel momento più grave. Se Alfredo Cospito sta meglio e potrà ritrovare condizioni di salute accettabili, non c’è che da rallegrarsi. Anche se la motivazione dello sciopero della fame, legata al 41-bis che è una decisione legittima presa dai giudici (se vogliamo abrogarlo, la strada è un’altra), resta discutibile. Sarà discussa, probabilmente, anche una decisione assunta oggi dalla Corte costituzionale, che invece riteniamo saggia.

La Consulta ha dichiarato illegittimo il quarto comma dell’art. 69 del Codice penale “nella parte in cui vieta al giudice di considerare eventuali circostanze attenuanti” rispetto all’erogazione della pena dell’ergastolo. In pratica, significa che nella situazione di Cospito si potrà ora valutare un bilanciamento tra aggravanti e attenuanti: cosa che i giudici avevano escluso finora, considerando “l’attentato alla sicurezza dello stato” come uno “tra i reati più gravi in una democrazia”. Ma adesso la Consulta ha aperto una strada che potrebbe far ottenere all’anarchico uno sconto di pena. E’ sempre meglio un ragionevole dubbio, anche quando si fanno le condanne.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"