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contro mastro ciliegia

Col calciobalilla arrivano le destre

Maurizio Crippa

L'assurda idea di tassare i giochi da spiaggia gratuiti evoca una ragion politica: un governo che non riesce a riformare i balneari se la prende con le attrezzature? Del resto calciobalilla è termine fascistoide, e i giornali di sinistra dicono "biliardino". Nessuno pensa a tassare il Subbuteo, che piace tanto a Enrico Letta. Altrimenti  "arrivano le destre"

La notizia è talmente stupida che potrebbe essere vera: lo stato ha deciso di tassare il calciobalilla, anche se è messo lì gratis, al bar della spiaggia. Del resto la notizia potrebbe essere anche falsa, pur restando folle: l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli ha specificato che le leggi per mettere in riga i calciobalilla ci sono da anni, e adesso si procede: solo un’autocertificazione. Col trucco, però: dopo verrà l’obbligo di omologazione, e quelle saranno sberle da mille euri. Per i calciobalilla gratis.

Ce n'è bisogno? No. Poi fai due più due e dici: vuoi vedere che un governo che non riesce a riformare i balneari, si vendica sul calciobalilla? Del resto i balneari stanno tutti a destra, si sa. Che poi hanno pure quel nome così fascistoide. Del resto, lo avrete notato, tutti i giornali che usano il termine calciobalilla sono di destra. Quelli di sinistra scrivono “biliardino”, che dev’essere la versione approvata dall’Anpi di Rimini. Ma nessuno che abbia il coraggio di tassare il Subbuteo, che piace tanto a Enrico Letta, ci faceva pure i think tank riformisti e ha appena fatto una sfida con Zoro. Si capisce che il Subbuteo è di sinistra, col calciobalilla invece poi “arrivano le destre”. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"