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contro mastro ciliegia

Il nuoto e il paese del sole

Maurizio Crippa

Arriva l'estate, ricomincia un beneaugurante profluvio di medaglie e trionfi. Anche da Budapest la malmostosa capitale di Orbán. Viva i nostri ori del nuoto, e viva anche Berrettini. Le medaglie spettano agli atleti, a noi servono per ricordarci che siamo un paese col sole in tasca

Ci va l’acqua per l’orto, forse è un modo di dire da evitare mentre la notizia dei nostri fiumi in secca sgomita con la guerra per avere il primo posto nei tigì. Ma siamo pur sempre il paese con lo stellone in tasca, non dobbiamo  dimenticarlo mai, perché chist’è ’o paese d’ ’o sole e l’estate è fatta apposta per ricordarcelo. Così, ai Mondiali di nuoto di Budapest ci siamo andati senza sbandierare, e persino con qualche pensieroso muso geopolitico: Orbán dobbiamo tenercelo buono, ma non è proprio un pozzo di simpatia per noi del club delle società aperte. Ma ormai che ci siamo, è arrivata anche la solita estate italiana: quella da notti magiche e da imprese leggendarie, un’estate che promette allegria come quella del 2021. Almeno per lo sport, eh.

Pronti via e in solo giorno Thomas Ceccon ha stravinto i 100 dorso, abbattendo come un birillo anche il record del mondo. Da urlo. Il tempo di uscire dalla vasca e c’è una ragazza di 17 anni, Benedetta Pilato, che si prende l’oro dei cento rana. Il giorno prima Matteo Berrettini s’era preso il Queen’s, il torneo di tennis sull’erba di Londra, prima volta per un italiano, tanto per ribadire. Le medaglie sono degli atleti, che se le meritano. A noi, della razza che restiamo a terra, servono per ricordarci, un’altra estate ancora, che non siamo un paese uggioso. 

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"