contro mastro ciliegia

Gli schiaffi del liceo Montale

Maurizio Crippa

Dai tempi di Nabokov e Lino Banfi, le ossessioni d'amore con divario d'età e di ruolo vengono sempre imputate al partner più anziano. E se è maschio, per il prof è subito condanna. E a parti inverite? Ognuni "si fa gli schiaffi suoi", come dice Sorrentino

La lezione di estetica sociale migliore degli ultimi tempi l’ha data Paolo Sorrentino, grandissima bellezza, a chi gli chiedeva dello schiaffo di Will Smith: “Mi faccio i fatti miei, ognuno si fa gli schiaffi suoi”. Sarebbe da applicare anche al caso del liceo Montale di Roma, o almeno all’uso stampa che se ne sta facendo. E’ la vicenda della presunta relazione avuta da una “ds” (“si firmava così”, cioè dirigente scolastico, per dire le fantasie d’amore) e uno studente, maggiorenne. Dal pettegolezzo alle chat alle scritte sui muri è un attimo, e la “ds” denuncia orribili falsità nei suoi confronti; il ragazzo dice che è tutto vero e che non ne poteva più. Ma anche fosse? Ecco, forse un lapsus calami, su Rep. che per prima aveva aperto il boccaccesco filone d’indagine la storia di “Francesco (nome di fantasia)” diventa “la sua storia d’amore e ossessione” con la ds. E qui è davvero un film di Sorrentino, surreale. Dai tempi di Nabokov e di Lino Banfi, le ossessioni d’amore con molta differenza d’età e soprattutto a scuola sono a carico di chi ha più età. E in ogni caso, in situazioni analoghe e a sessi invertiti la condanna per il prof maschio viene subito emessa, a mezzo social, senza bisogno d’altro. Qui invece l’ossessione è di “Francesco” ed è pieno di chissà. That’s amore, e ognuno si fa gli schiaffi suoi.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"