contro mastro ciliegia

Natale in casa Draghi

Maurizio Crippa

Così, bipartisan e sornione, il premier ha liquidato i politici fessacchiotti che volevano tendergli un tranello: dirà Buon Natale come un vero patriota o no? Cincin

"Finito questo, volevo soltanto dirvi Buon Natale e anche buone feste a tutti”. Lo stato di emergenza senza nemmeno votare, e anche lo stato di necessità. Tutto concederemmo, e volentieri, a un presidente del Consiglio che ieri, dopo aver assorbito senza una smorfia lo sconfortante stato dell’arte dei nostri politici, gli sterminati interventi di deputati che anziché occuparsi di Omicron, anziché inchinarsi alle imprese del generale Figliuolo, si perdevano in scemenze e chiacchiere tipo “non poter dire buon Natale alle persone o non poter affermare queste nostre radici cristiane”, ha risposto con un garbo sornione. Pensando di essere più scaltri di Bertoldo, i nostri politichetti – tendenza Natale del conservatori o giù di lì – hanno provato a tendergli un tranello. A lui. A Mario Draghi. Chissà se dice buon Natale, se si dimostra un vero patriota, o se si inchina al correttismo laicista. Ma lui, che proprio fesso non è, ha salutato nel più europeo e bipartisan dei modi: buon Natale e anche buone feste. Cincin.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"