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contro mastro ciliegia

Johnny Depp e Boldrini

Maurizio Crippa

Un uomo si è infilato nella super villa hollywoodiana dell'attore, si è preparato un drink e poi si è fatto una doccia. Un homeless che aveva sete, e a quanto pare anche caldo. Poi è arrivata la polizia, e lo ha portato via, ma tranquilli e con le buone maniere, Insomma, è finita meglio che per l'ex  colf di Laura Boldrini

Anche a me sarebbe piaciuto essere fico come Johnny Depp, che ve lo dico a fare. Ma adesso una cosa in comune con lui finalmente ce l’ho. Molte vite fa, una sera tornai nella mia casetta a Campo de’ Fiori, la porta era sfondata. Ecco, pensai, ci siamo. Non avevo manco la security. La macchina fotografica c’era, lo stereo pure. Soldi, e chi li aveva? Però sul tavolo c’era un bricchetto del succo di frutta, bevuto, e la cannuccia educatamente posata a fianco. Un ladruncolo che aveva sete. Nella super villa hollywoodiana di Depp qualche giorno fa è entrato, sfondando la porta, un uomo. La security, forse, ronfava. Tranquillo, si è preparato un drink. Come le star al Roxy Bar. Poi, già che c’era e la location era carina, e se nessuno ti dice niente vale un “fai come se fosse casa tua” è andato in bagno e si è infilato sotto la doccia. Ed è lì che l’hanno beccato gli agenti, allertati dalla security che nel frattempo s’era svegliata. Lui non voleva uscire dal bagno, un po’ di privacy perbacco!, e hanno dovuto buttare giù la porta. Così ora l’uomo, senza fissa dimora ed evidentemente a corto di cocktail, dovrà rispondere anche di danneggiamento. Però è filato tutto liscio, la doccia se l’è fatta e i poliziotti lo hanno portato via con le buone maniere. In fin dei conti, trattato meglio di una colf di Laura Boldrini.

  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"