Lingue e desideri

Maurizio Crippa

In America un uomo ha passato ore a leccare il campanello fuori dalla porta di una casa. Meglio di Salvini quando slinguazza la Nutella

Sul piacere di maneggiare la lingua attorno agli oggetti del desiderio, non saremo certo noi a disquisire o sventolare opinioni, e nemmeno a stilare una tassonomia di cosa desiderare e cosa no. Ma siccome la bizzarria umana è l’unica ancora in grado di farci riflettere sullo stato del mondo, c’è una storia che vorremmo raccontare, con attonito stupore. Una signora di Salinas, California, madre di famiglia, ha sporto denuncia perché, svegliata di prima mattina da strani rumori intorno alla casa (“ma che sarà questo traffico, questi rumori, alle cinque di mattina?”), ha schiacciato il tasto play della telecamera di sicurezza della sua abitazione e ha trovato una ripresa, quasi tre ore di ripresa, di un uomo bianco, adulto, che se ne stava lì a leccare voluttuoso il suo campanello fuori dalla porta. E’ rimasta un tantino scioccata, perciò ha avvisato la polizia, la quale lo ha identificato: è un latino, ma persino nell’America di Trump non hanno trovato un motivo per arrestarlo. Ma questo è il meno. Poi c’è che la signora, donna del nostro tempo, ha preso il video e l’ha subito postato sui social: per mettere in guardia i vicini di casa, dice. Ma, a giudicare dalle visualizzazioni, e dall’interesse delle televisioni, più che altro ha regalato momenti di sollazzo a un mucchio di gente. A chi non piacerebbe, in fondo, guardare per tre ore un maschio che maneggia la lingua attorno a un oggetto del desiderio, ma meglio di Salvini quando slinguazza la Nutella sul pane?

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"