Carmelo Zuccaro. Foto LaPresse

L'Achab dei tribunali e il termovalorizzatore Aquarius

Maurizio Crippa

Dallo smaltimento di migranti per fini di lucro allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi il passo è breve

Dallo smaltimento di migranti per fini di lucro allo smaltimento illecito di rifiuti pericolosi il passo è breve: basta avere la fantasia investigativa di Carmelo Zuccaro, di mestiere procuratore a Catania. O perlomeno la sua tigna. Dopo aver condotto per due anni un’inchiesta farlocca, ma molto in favore di telecamere e di applausi salviniani, sulle ong in combutta con gli scafisti, ha cambiato fattispecie di reato: ché tanto, prima si indicano i colpevoli e poi eventualmente si trovano le prove. E’ ossessionato come il capitano Achab, ma la sua Moby Dick si chiama Aquarius, la nave di Medici senza frontiere, all’àncora nel porto di Marsiglia. L’ha fatta sequestrare. Avrebbero smaltito rifiuti in modo illecito, invece dovevano fare la differenziata. Domandatevi quanti controlli ha fatto la procura di Catania nella sua città, che rischia il commissariamento-monnezza. Domandatevi quanti controlli fanno sulle navi che arrivano da quelle parti. William Langewiesche scrisse un libro magnifico, Terrore dal mare, per spiegare quanti materiali pericolosi e illeciti transitano nei porti: chissà quanti controlli ha fatto Zuccaro. Ma per placare l’Achab dei tribunali, visto che a Copenaghen sopra i termovalorizzatori ci fanno addirittura le piste da sci, si potrebbe trasformare l’Aquarius in un termovalorizzatore galleggiante, con annesso parco giochi per i profughi da smaltire. In attesa della Terra del cuore, siamo pur sempre in un mare di procure.

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  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"