Maria Saladino. Foto dal suo profilo Facebook

La veloce Saladino

Maurizio Crippa

Benvenute le donne alla segreteria del Pd. Ma più del genere, ci vorrebbe l'idea

Avevo visto un tuìt di uno che democraticamente lamentava, nel giorno contro la violenza sulle donne, che su sette candidati alla segreteria del Pd non ci fosse manco una donna. Ero tentato di commentare: beh, non è che sia vietato dai regolamenti. Ma ho evitato, ché un bel tacer non fu mai scritto (al netto che candidarsi alla tonnara delle primarie forse configura un reato di violenza in sé, uomini o donne che siano). Poi prontamente è venuta a riempire il vuoto Maria Saladino da Castrovillari, promotrice della Associazione politico culturale Piazza Dem. La prima candidata donna alla segreteria. Felicitazioni. Non ne faccio una questione di genere, ma di parole. “Ho deciso di rivolgermi ai Circoli e alle Piazze, perché riconosco il difficile ruolo di trincea che si vive sui territori e come la gente, che vive bisogni e disagi, sia sfiancata socialmente”. E va bene. Quando lanciò Piazza Dem, al suo fianco sul palco c’era Michele Emiliano. E questo va già meno bene. Lei disse: “Non si tratta di una alternativa al territorio e alla piazza reale, ma del megafono della stessa”. Megafono. Adesso, sfidando Minniti e Zingaretti, e pure il giovane Corallo, Saladino si candida con questa piattaforma: “Il Pd deve vivere, anzi deve tornare ai valori fondanti, a quella grande intuizione politica che ha fatto nascere la grande casa comune, il laboratorio progressista, plurale per radici e ragioni, ulivista, progressista e a matrice socialista ed europea”. Però senza tradire “la grande eredità di Moro e di Pertini”. E insomma, benvenute le donne alla segreteria. Ma più del genere, ci vorrebbe l’idea.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"