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Selvaggia Lucarelli e la posta del cuore di Miles Davis

Maurizio Crippa

L'annuncio dell'addio alla direzione del sito di Rolling Stone e quello che ci siamo persi

Sinceramente e irrimediabilmente estasiato dalla comunicazione da lei stessa fatta tramite il suo “account verificato” di Twitter, @stanzaselvaggia – “ho dato le dimissioni da Rolling Stone 10 giorni fa. Le ragioni sono molteplici e hanno a che fare col mio modo di intendere il giornalismo, la libertà di opinione, il rispetto per chi lavora, quello tra colleghi ma anche col desiderio di fare finalmente qualcosa di mio. E’ ora! ;)” – sono corso a compulsare il sito di Rolling Stone Italia, da lei portato a gran successo in soli pochi mesi, per vedere che po’ po’ di eredità avesse lasciato, a noi giornalisti senza nessun particolare modo di intendere il giornalismo. E mi sono imbattuto in questa chicca, che valeva la visita. Una raccolta di aforismi di Miles Davis, il jazzista che ha “cambiato la storia della musica cinque o sei volte”. Da estasi. “Se qualcuno mi dicesse che ho solo un’ora da vivere, la passerei strangolando un uomo bianco. Lo farei lentamente, con cura”. “Un giorno mi farò una telefonata, così potrò finalmente dire a me stesso di stare zitto”. “Il mio ego ha solo bisogno di una buona sezione ritmica”. Poi ho anche visto un altro annuncio, sempre nella @stanzaselvaggia: “Domani su @_MicroMega_ io e Massimo Gramellini discutiamo dei cambiamenti della posta del cuore da quando è in formato elettronico”. Su MicroMega, sì. Dove una volta si parlava della posta del cuore del Cav. A me l’ego spropositato mi fa impazzire, più della tromba. Però ecco, fossi in @MaxGramel, io per discutere di posta del cuore avrei preferito l’ego di Miles Davis. Ma astenetevi da battute sceme.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"