#AleXsandroToo

Maurizio Crippa

Palombo da anni ripete lo stesso colpo di genio, contro la violenza. Occhi pesti e sangue. Biancaneve tumefatta, Miley Cyrus tumefatta, Kim Kardashian tumefatta. Persino i Simpson ad Auschwitz

Ieri dicevamo di Gianfranco Corsi, l’artigiano calabrese che ha fatto il fotomontaggio di Boldrini decapitata, ma quello non sapeva perché l’ha fatto. Poi salta fuori l’artista italiano, “autore visionario dallo spirito surrealista”, AleXsandro Palombo, che è artista e in quanto tale consapevole, e mette su Instagram una foto di Catherine Deneuve con gli occhi tumefatti e il sangue che le cola dal naso. Arte di denuncia. Non è che s’è svegliato adesso, Palombo. Sono anni che ripete lo stesso colpo di genio, contro la violenza. Occhi pesti e sangue. Ne ha fatto un format, magari ci campa, Biancaneve tumefatta, Miley Cyrus tumefatta, Kim Kardashian tumefatta. Per non farsi mancare niente, aveva portato persino i Simpson ad Auschwitz: è un artista a tutto tondo. Solo che in questo caso, per la Deneuve, ha messo questa scritta: “Viva la libertà di importunare? Rompi il silenzio”. Che, se tanto mi da tanto, sta per: sei una stronza. #AleXsandrotoo.

    

Catherine Deneuve "Vive la liberté d'importuner? (Long live the freedom to importune?) #BREAKTHESILENCE by aleXsandro Palombo. “Pour certains hommes, la liberté d’importuner une femme peut vouloir dire être autorisé à la harceler et le harcèlement est une agression qui, dans de nombreux cas, porte à la violence physique ou pire. Ce genre d’affirmation est le plus beau cadeau qu’une femme puisse faire aux violents. C'est soutenir l’abus de pouvoir perpétré par de nombreux hommes contre les femmes dans tous les milieux.  Combien d'hommes lâches et violents se sont senti encore plus autorisés et justifiés suite aux propos d’un personnage public comme Catherine Deneuve? La violence contre les femmes est un cancer social qui ne connait ni barrières ni statut. Elle peut toucher n’importe qui. Pour pouvoir vaincre ce fléau, nous devons utiliser la culture comme antidote. Eduquer nos jeunes afin de les sensibiliser sur les thèmes du respect et de l’égalité. Importuner une femme est une régression sociale et culturelle.” aleXsandro Palombo. "For some men, the freedom to bother a woman may mean 'being allowed to disturb', the freedom to disturb may mean 'being allowed to harass' and harassment is an assault that in many cases leads to physical violence, or worse. This kind of affirmation is the best gift a woman can offer to someone violent. It means supporting the abuse of power perpetrated by many men against women of any status. How many coward and violent men felt even more empowered and justified by the words of a public figure like Catherine Deneuve? Violence against women is a social cancer that knows no barriers or status. Anyone can become a victim. To overcome this scourge, we must use culture as an antidote. Educate our young people to raise awareness on the themes of respect and equality. To harass a woman is a social and cultural regression." aleXsandro Palombo. #Art #PopArt #ModernArt #Campaign #Campagne #CatherineDeneuve #Celebrity #Feminism #Feminist #Feminista #TimesUp #GenderEquality #Awareness #Violenceagainstwomen #WomenRights #Female #Domesticviolence #Verbalabuse #ViolenceConjugale #ViolenceDomestique #StopViolenceAgainstWomen #HumanRights #MeToo

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Un format, che però non trasmette granché, come arte, oltre alla banalità dell’idea. Che l’elaborazione artistica della violenza funzioni, in quanto antidoto della violenza, non è mai stato chiaro del tutto manco ai tempi di Guernica, ma quello era Picasso, dopotutto. Non è che l’arte debba essere indifferente alla vita e alla sofferenza, o non possa migliorarla. Ma l’arte come tumefazione del pensiero dominante, mi viene il sangue dal naso.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"