Zlatan Ibrahimovic (foto LaPresse)

Ibrahimovic, Mourinho e Raiola, elogio di tre diavoli della pecunia

Maurizio Crippa

Spiacerà a Papa Francesco, ma la soluzione dell’affaire – quasi un ménage pecuniario à trois – tra Zlatan, José e ovviamente Mino, l’uomo nell’ombra, sotto la supervisione del Diavolo in persona, è degna di nota

Il talento sportivo è complementare ma superiore al talento per la comunicazione. E tutti e due non sono niente, senza una cattiveria diabolica per gli affari. Spiacerà a Papa Francesco, ma la soluzione dell’affaire – quasi un ménage pecuniario à trois – tra Zlatan Ibrahimovic, José Mourinho e ovviamente Mino Raiola, l’uomo nell’ombra, sotto la supervisione del Diavolo in persona, è degna di nota. Ibra ha comunicato il segreto quasi di Pulcinella del suo nuovo contratto col Manchester United con un messaggio e un’immagine su Instagram e Twitter: lui che fa a braccio di ferro col Devil (Red Devil) e claim: “Zlatan is back”. Piccola geniale bugia: non c’è stato nessun braccio di ferro, bensì una grande danza magica, quasi un sabba finanziario, tra tre diavolacci che sanno di calcio, ma più ancora di soldi. Così a 35 anni e rattoppato, il più grande stakanovista del gol di tutti i tempi s’è ripreso un contratto se non d’oro dorato, contando sul fatto che per Mou avere uno così non è solo utile, ma fa bene alla macchina dello spettacolo (vulgaris: cash). E sullo sfondo il vecchio manovratore, che immaginiamo non ci avrà perso. Mettete in una stanza tre idealisti e De Coubertin, e scoppierà la guerra. Metteteci tre diavolacci attenti soltanto ai propri affari, e verrà fuori un giochetto coi fiocchi.

Di più su questi argomenti:
  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"