Il trio Il Volo alla tv americana (foto LaPresse)

Il Volo con la sfiga

Maurizio Crippa

La trascurabile strizza di Gianluca Ginoble

Se le arti malefiche di Donald Trump, che già prima di giurare sulla Bibbia di Lincoln hanno avuto l’efficacia di stecchire Fidel Castro, di terremotare la Nato, di far piangere come un vitello Obama e indurre una persona seria come Wole Soyinka a strappare la sua green card avranno la forza di abbattersi vendicatrici sulle tutte le star che hanno declinato i suoi inviti alla festa, lo scopriremo forse oggi. Ma la strizza che ha fatto prendere a Gianluca Ginoble, uno dei tre del Volo, è un buon indizio. L’ensemble per qualche misterioso motivo famoso aveva declinato: “Abbiamo rifiutato il suo invito perché non siamo mai stati d’accordo con le sue idee: non possiamo appoggiare un uomo che ha basato la sua ascesa politica sul populismo oltre che su atteggiamenti xenofobi e razzisti”. Ma ieri Gianluca Ginoble era sotto choc, “dovevo essere all’hotel Rigopiano in questi giorni. Sono scampato per miracolo alla tragedia ma sono disperato per quello che è accaduto e per i morti, era un posto meraviglioso”. Chissà se è superstizioso, molti artisti lo sono. Ma ecco, se invece del relax a Rigopiano avesse accettato l’invito di The Donald, adesso non sarebbe lì, a condividere col mondo attonito la sua trascurabile strizza, quasi un insulto per quelli che sotto la slavina c’erano davvero.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"