L'opera di Cristóbal Toral

Bufale che sono vere. Un dipinto (andaluso) le spiega

Maurizio Crippa

Siamo perplessi come artisti sotto la tenda di un circo, ed ecco a chiarire le cose, a renderle autoevidenti, arriva Cristóbal Tora

Siamo qui ancora a chiederci se il Papa che prega in apnea di Sorrentino sia arte o profezia. Siamo qui a interrogarci, e la cosa andrà per le lunghe, se siamo sommersi dalle balle o semplicemente quelle che ci ostiniamo a chiamare balle siano la nuda e cruda verità. Siamo perplessi come artisti sotto la tenda di un circo, ed ecco a chiarire le cose, a renderle autoevidenti, arriva Cristóbal Toral. E’ un pittore andaluso, e detta così sembra una citazione di Cochi e Renato, ma è molto bravo. E’ famoso per i suoi quadri realisti. Anzi, iperrealisti, che è una faccenda postmoderna. Di solito dipinge, e fedelmente stravolge, quel che vede. Stavolta – il nuovo quadro lo ha mostrato ai giornalisti del País – ha messo su tela un incubo. L’incubo è questo. C’è il Papa (quello emerito, però) gracilino e sorridente su uno sfondo di deserto, preso per la collottola da due tagliagole dell’Isis, nell’iconografia che abbiamo imparato a conoscere. Il quadro ha il vantaggio che è fermo. L’Emerito sorride, chissà come andrà a finire. Ecco, è solo una bufala. Anzi, la bufala di un incubo, dunque al quadrato. Ma andate a guardarvelo, il quadro. Sembra più vero del vero. Anzi è accaduto, c’avete creduto.

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  • Maurizio Crippa
  • "Maurizio Crippa, vicedirettore, è nato a Milano un 27 febbraio di rondini e primavera. Era il 1961. E’ cresciuto a Monza, la sua Heimat, ma da più di vent’anni è un orgoglioso milanese metropolitano. Ha fatto il liceo classico e si è laureato in Storia del cinema, il suo primo amore. Poi ci sono gli amori di una vita: l’Inter, la montagna, Jannacci e Neil Young. Lavora nella redazione di Milano e si occupa un po’ di tutto: di politica, quando può di cultura, quando vuole di chiesa. E’ felice di avere due grandi Papi, Francesco e Benedetto. Non ha scritto libri (“perché scrivere brutti libri nuovi quando ci sono ancora tanti libri vecchi belli da leggere?”, gli ha insegnato Sandro Fusina). Insegue da tempo il sogno di saper usare i social media, ma poi grazie a Dio si ravvede.

    E’ responsabile della pagina settimanale del Foglio GranMilano, scrive ogni giorno Contro Mastro Ciliegia sulla prima pagina. Ha una moglie, Emilia, e due figli, Giovanni e Francesco, che non sono più bambini"