Dall'archivio

Il ritiro di Papa Ratzinger otto anni dopo

Redazione

Era l'11 febbraio 2013 quando Papa Benedetto XVI annunciò la sua “rinuncia all’ufficio di romano pontefice”

"Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio sono pervenuto alla certezza che le mie forze non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero". Con queste parole, otto anni fa Benedetto XVI annunciò le sue "dimissioni" da Papa, che sarebbero poi formalmente diventate efficaci il 28 febbraio. Un episodio inedito nella Chiesa, che da allora ha avuto per la prima volta nella storia un Papa emerito e uno in carica, Francesco. 

  

In quell'occasione Il Foglio aveva intervistato Roger Scruton. “Trovo che le dimissioni di Benedetto XVI siano un segno preoccupante e che non a caso arrivino pochi mesi dopo quelle dell’arcivescovo di Canterbury, Rowan Williams, l’altro leader della cristianità occidentale”. Roger Scruton, da buon erede della tradizione pessimista di Edmund Burke, non giudica positivamente la decisione di Papa Ratzinger. E da anglicano, Scruton lega l’uscita di scena del Pontefice a quella di Williams, “il prete più potente e prestigioso del mondo anglosassone”, il capo spirituale della chiesa d’Inghilterra e di settanta milioni di anglicani in tutto il mondo. L'articolo completo potete leggerlo qui. 

 

Anche Massimo Cacciari aveva espresso il suo pensiero sul Foglio. “L’abbandono del pontificato da parte di Papa Benedetto XVI è un gesto di grande portata innovativa, senza riscontri nella storia millenaria della chiesa. Questo è sotto gli occhi di tutti, ma ora dobbiamo chiederci che cosa cambierà con quel gesto, anche se è difficile capire, fin da ora, a che cosa porterà”, ci aveva detto Cacciari. L'intervista completa potete leggerla qui. 

 

La cronaca di quei momenti l'ha invece raccontata Paolo Rodari.

Ieri mattina Benedetto XVI era “concentrato” e “deciso” – ha detto il portavoce Federico Lombardi – quando davanti ai cardinali riuniti per il concistoro ha annunciato la volontà di lasciare il pontificato. Una decisione che l’Osservatore Romano dice essere stata presa “a fine marzo scorso, tornato dal viaggio a Cuba” e che fonti interne confermano egli abbia comunicato soltanto due giorni fa al decano del collegio cardinalizio, Angelo Sodano, e al segretario di stato, Tarcisio Bertone, che è anche Camerlengo, colui che avrà in mano il governo della chiesa nelle prossime settimane.

L'articolo completo potete leggerlo qui.

 

Infine, quando il 28 febbraio Papa Ratzinger ha lasciato vacante la Sede Apostolica, rendendo effettivo il suo ritiro, Il Foglio ha raccontato l'ultimo saluto di Benedetto XVI. "Voi sapete che questo mio giorno è diverso da quelli precedenti: sarò Sommo Pontefice della Chiesa cattolica, fino alle otto di sera, poi non più", aveva detto rivolgendosi ai fedeli riuniti davanti il Palazzo apostolico di Castel Gandolfo. "Sono semplicemente un pellegrino che inizia l’ultima tappa del suo pellegrinaggio su questa terra".

Il racconto di quel giorno potete leggerlo qui. 

 

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