L'immagine di un ghiacciaio (foto LaPresse)

La chiesa e il ghiacciaio

Matteo Matzuzzi

L’Osservatore Romano dedica metà della sua prima pagina di ieri alle temperature elevate, alla siccità in Svizzera, al grido silenzioso della terra. E pubblica una letterina al ghiacciaio islandese Okjökull

Fa caldo, e l’Osservatore Romano ha pensato di dedicare metà della sua prima pagina di ieri alle temperature elevate, alla siccità in Svizzera, al grido silenzioso della terra. Niente di strano, per l’organo ufficiale dello stato plastic-free. In mezzo al grido di dolore per il pianeta ferito, ecco la letterina al ghiacciaio islandese Okjökull (foto sotto), che “a causa dei cambiamenti climatici, è ‘dimagrito’ sempre più fino a diventare piccolo piccolo”. Gli islandesi – s’informa – gli hanno persino dedicato una targa. Lutto, insomma, perché “avendo oggi misure ridottissime non è più considerato un ghiacciaio. E’ morto e tutti ne siamo responsabili”. Speriamo risorga anche lui. 

 

 

  • Matteo Matzuzzi
  • Friulsardo, è nato nel 1986. Laureato in politica internazionale e diplomazia a Padova con tesi su turchi e americani, è stato arbitro di calcio. Al Foglio dal 2011, si occupa di Chiesa, Papi, religioni e libri. Scrittore prediletto: Joseph Roth (ma va bene qualunque cosa relativa alla finis Austriae). È caporedattore dal 2020.