Matteo Salvini alla fiera del paese di Santa Rita (foto LaPresse)

Metti un Salvini che dichiara guerra alla Francia

Massimo Bordin

C'è un inquietante precedente che risale al 1940. Ma oggi la querelle tra Francia e Italia è la solita tragedia che si ripete in farsa

Ieri sera i lanci di agenzia e i primi articoli definivano inedita la situazione diplomatica venutasi a creare fra Italia e Francia. Di “una situazione senza precedenti” parlavano anche i francesi salvo poi ricordarsi, da tutte e due le parti delle Alpi, che un precedente ci sarebbe, senza bisogno di tornare ai tempi di Vercingetorige e Giulio Cesare. Fu nel 1940 il precedente richiamo a Parigi dell’ambasciatore francese in Italia. Questo è l’aspetto più preoccupante. Certo, appare oggi ridicolo solo il pensiero del Truce mascherato col fez nero che dichiara guerra alla Francia non dal balcone famoso ma in diretta Facebook sponsorizzata dal ragù Star. Ridicolo ma non per tutti. Per esempio il direttore del Fatto quotidiano già si esercita da Mario Appellius, antifrancese questa volta. Altri, dopo aver parlato di “veri italiani” fanno l’inevitabile passo successivo e parlano di “traditori della patria”. Tutta gente che mostra come il peggio sia da parte di qualcuno almeno prospettato come possibile. Soccorre solo il noto aforisma della tragedia che si ripete in farsa e conviene sperarci. Ma con la certezza che la farsa sarà costosissima.

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