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Lo strano rapporto del pm Zuccaro con le prove

Massimo Bordin

Sergio Scandura su Facebook ricorda due casi che vedono protagonista la procura di Catania

Sergio Scandura ricorda su Facebook alcune notizie sulla procura di Catania nuova gestione Zuccaro a proposito di profughi e immigrati. Ricorda il caso Morad, profugo siriano, di cui si occuparono Radio radicale e Meridionews, tenuto un anno in galera perché considerato pericoloso terrorista. Fra le prove a carico venne considerato un video ritenuto propagandistico dell’Isis. I pm non si accorsero che il miliziano protagonista aveva una barba vistosamente posticcia e, mentre proclamava la guerra santa, altrettanto vistosamente sculettava. Al califfo non sarebbe piaciuto. Infatti era un video satirico abbastanza popolare in rete. Morad fu scarcerato.

 

Ancora più interessante l’accusa prospettata contro due somali che, per consentire ad altri immigrati di andare nel nord Europa, falsificavano e vendevano passaporti. Poteva bastare per arrestarli ma a Catania si volle strafare e furono incriminati anche per terrorismo “atteso che in Somalia è attivo il gruppo al Shabaab” come fu detto in conferenza stampa. Ecco perché, ripensandoci, sentire dire dal procuratore Zuccaro che stavolta non ha prove, invece che inquietare può essere tranquillizzante.

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