Max Mumby/Indigo/Getty Images

bandiera bianca

Se il capo dei repubblicani inglesi vuole risparmiare, forse gli conviene tenersi il re

Antonio Gurrado

Il ritratto ufficiale di Carlo III, affidato al fotografo di corte Burnand, e la sua distribuzione in tutti gli uffici pubblici del Regno Unito è in costato otto milioni di sterline. Secondo Graham Smith, leader del movimento Republic, è uno scandalo e chiede l'abolizione della monarchia. Ma anche le repubbliche non scherzano...

Foss’anche stata una sola sterlina, sarebbe stata una sterlina di troppo: in estrema sintesi, tale è stato il puntuto commento del capo dei repubblicani inglesi (esistono) alla notizia che il ritratto ufficiale di Carlo III è in realtà costato otto milioni di sterline. O meglio, gli otto milioni servono non tanto alla produzione dell’immagine, affidata al fido fotografo di corte Hugo Burnand, quanto alla sua distribuzione gratuita in vario formato presso tutti gli uffici pubblici del regno. Secondo Graham Smith, leader del movimento Republic, è uno scandalo che lo stato spenda dei soldi per il ritratto del re quando tutti i sudditi stanno facendo fatica a pagare l’affitto, le bollette, la spesa; la sola idea gli fa venire i vapori, perciò confida nell’abolizione della monarchia.

 

Da italiano mi sento tuttavia di rassicurare Smith. Qui abbiamo la Repubblica da quasi ottant’anni, non siamo sudditi di nessuno e ciò nondimeno facciamo fatica a pagare l’affitto, le bollette, la spesa. Inoltre, non è che non abbiamo uffici pubblici, e anche lì campeggia il ritratto del capo dello stato, garante e incarnazione dell’unità nazionale. La differenza è che, rispetto alla monarchia, cambiamo foto più spesso; quindi, se il capo dei repubblicani inglesi vuole risparmiare, forse gli conviene tenersi il re.

Di più su questi argomenti: