Foto di Leone Venter su Unsplash 

bandiera bianca

Storia di una scatola abbandonata dopo Natale

Antonio Gurrado

Confezioni multicolore e buste luccicanti riempiono i bidoni bianchi e talvolta i marciapiedi. Uno strano simbolo per comunicare affetto ai più cari, vista la fine che abitualmente fanno gli involucri dei regali 

Buonasera, sono la scatola abbandonata. Sono la confezione multicolore di un giocattolo magari già rotto, la busta luccicante che abbaglia il destinatario, il cartone rimasto solo con riempitivi e imballi, il proverbiale pacco di Amazon sventrato tirando l’apposita linguetta, la custodia del panettone o del pandoro, lo scrigno cartaceo di uno smartphone o di un gioiello. Fino a ieri ero il fulcro vivente della vostra ossessione; oggi giaccio in esilio dalla porta di casa, nudo involucro destituito, impilato nel bidone bianco o scaraventato sul marciapiede. Aspetto che arrivi l’omino della spazzatura a raccogliermi, triturarmi e trasformarmi in qualcosa d’altro, chissà forse un’ulteriore scatola cui fra undici mesi all’incirca tornerete a dedicare compulsiva smania. Intanto, mentre un raro passante mattutino mi scalcia per sgomberarsi la strada, mi domando come mai abbiate scelto proprio me come simbolo per comunicare ai vostri cari che pensate sempre a loro, che non li abbandonerete mai.

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