Bandiera bianca

Natale, che rottura!

Antonio Gurrado

Un team di urologi tedeschi ha scoperto che il tasso di incidenza dei casi di frattura del pene tra il 24 e il 25 dicembre è molto più alto che nel resto dell'anno

Per questo santo Natale il mio augurio è che facciate attenzione: pare infatti che fra il 24 e il 25 dicembre ci sia un incremento del 43% delle fratture al pene. Lo dimostra una ricerca scientifica (c’è sempre una ricerca scientifica che dimostra qualsiasi cosa) degli urologi del Maximilianeum di Monaco di Baviera, i quali hanno tenuto accurate statistiche su tali incidenti in Germania nell’ultimo ventennio, ricavandone un’evidente tendenza.

  

A Natale ci si frattura il pene non perché si è incatenati per ore al desco fra la bisnonna sorda e il cugino che guadagna meglio, bensì perché, avendo più tempo libero e più alcol in corpo, si sperimentano intercorsi in posizioni strane, che non descriverò anche perché alcune non le ho capite.

A quanto pare Natale svetta fra le festività col maggior rischio in tal senso, occorrenza che si verifica tuttavia di frequente anche durante le vacanze estive e i fine settimana; invece, curiosamente, le statistiche non si impennano (…) nella notte di Capodanno. Forse perché si tira tardi e viene mal di testa, forse perché si festeggia in larghi gruppi e le orge sono faticose; anche se, raffrontando i dati sugli incidenti natalizi forniti dalla Royal Society for the Prevention of Accidents, probabilmente a Capodanno tutti sono troppo impegnati a spararsi tappi di champagne nelle pupille. 

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