Toghe di avvocati. (Marco Merlini / LaPresse) 

Bandiera Bianca

Il giudice poeta è stato sospeso per i motivi sbagliati

Antonio Gurrado

La sua passione, che lo distoglieva dal lavoro, gli ha fatto accumulare oltre ottocento fascicoli arretrati. Pare sia stato questo sostanziale rifiuto del lavoro a far scattare il provvedimento. Che delusione

Che delusione la notizia sul giudice napoletano sospeso dalle sue funzioni perché scrive poesie. Già qualche mese fa c’era stato il caso dell’avvocatessa torinese sospesa per via di foto sexy e post provocanti sui social; criterio discutibile di per sé, in quanto non è chiarissimo come un bel fisico possa gettare discredito su una professione e uno brutto invece no.

Nel caso del giudice, leggo sul Corriere, a gettare discredito sulla professione sarebbe il suo amore per la poesia: incontenibile al punto da distoglierlo dal lavoro e fargli accumulare oltre ottocento fascicoli arretrati. Pare sia stato questo sostanziale rifiuto del lavoro a far scattare il provvedimento; che delusione, speravo invece che fosse sufficiente nutrire ambizioni da poeta dilettante per gettare discredito su qualsiasi professione e venire sospeso da tutte. Anche restando completamente vestiti.

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