Foto di Hernan Lucio, via Unsplash 

Bandiera Bianca

L'incredibile impalpabilità dell'architettura moderna: i "palazzi concetto"

Antonio Gurrado

Secondo la direttrice della Biennale di Venezia, Lesley Lokko, gli edifici del futuro saranno "un'identità ibrida", "l'urgenza del presente" e "senso d'appartenenza". Un immaginario desolante

Non so voi ma io, quando passo per una bella città, giro sempre col naso per aria per osservare i palazzi e capire cosa mi dicono. Di architettura non capisco nulla, quindi – come un cane di fronte al grammofono – guardo i palazzi perché mi comunichino concetti immediati con parole semplici: bellezza, grandezza, ricchezza, eleganza.

 

Per questo leggo volentieri ciò che gli architetti annunciano sulle prossime tendenze nel settore, immaginandomi a camminare per città future. Come saranno i palazzi che mi guarderanno fra vent’anni? Secondo la direttrice della Biennale architettura di Venezia, Lesley Lokko, l’architettura nascente è “un agente di cambiamento, un mezzo di trasformazione potente”. Sì, ma come saranno i palazzi? “Un materiale per trasformare, un senso di appartenenza per interpretare il presente e immaginare il futuro”. Sì, ma come saranno i palazzi? “Un’identità ibrida”. Com’è che saranno i palazzi? “L’urgenza delle questioni del presente richiede di prendersi dei rischi”. E i palazzi come saranno? “Meno professionalità e un senso di cittadinanza più forte”. Quindi, questi palazzi? “Cambiamento climatico, problemi razziali, sostenibilità, insicurezza politica”. Sarebbe a dire che i palazzi… “Capacità di superare le identità nazionali e di forgiare nuove alleanze”. E i palazzi? “Capacità di tradurre un’idea in un modello”. Tutto chiarissimo, tranne come saranno i palazzi. “La modernità non deve sedere pesantemente sulla Terra”.

 

Sarà che di architettura non capisco nulla ma, da un’intera intervista a Lesley Lokko, deduco al massimo che fra vent’anni girerò per le città col naso per aria e vedrò solo senso di appartenenza, identità ibrida, problemi razziali, nuove alleanze e sostenibilità. A quel punto sarò io, temo a sedermi pesantemente sulla Terra.

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