(foto d'archivio LaPresse)

bandiera bianca

Perché le edicole digitali non saranno mai come le edicole fisiche

Antonio Gurrado

La morte del mio vecchio edicolante e una scoperta: ecco a cosa servono i giornali di carta

Non so che tipo di nostalgia mi abbia condotto nel quartiere di Milano dove abitavo fino a qualche mese fa, con l’idea – già che ero lì nei paraggi – di comprare i quotidiani dall’edicola di piazza Bonomelli e sedermi a leggerli al bar per ammazzare il tempo. Forse a questo servono i giornali di carta, mi son detto: ad avere un luogo dove andare e vicino a cui fermarsi. Da anni e annorum leggo i quotidiani dalle app dell’iPad, trovandomeli comodamente sul comodino al risveglio, e mai una volta che questa comodità mi abbia spinto fuori di casa, figuriamoci in un altro quartiere.

L’edicola però era chiusa – quella da cui per una buona fetta di vita ho preso rotocalchi, allegati e inserti, addirittura i pupazzetti di Zerocalcare che sia io sia l’edicolante ci rifiutavamo di chiamare action figures – perché a fine ottobre l’edicolante era morto. L’ho scoperto trovando affissi alla saracinesca tutt’attorno biglietti con ricordi, poesie, caricature e foto che salutavano l’edicolante, anzi, sembrava cercassero di mantenerlo ancora lì attorno, nello scrigno dell’edicola dismessa che chissà che fine farà. Forse a questo servono i giornali di carta, mi son detto: ad avere delle edicole, altrimenti a cosa attaccheremo i ricordi dei nostri giorni? All’iPad?

Di più su questi argomenti: