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Bandiera bianca

Sirenette dimenticate

Antonio Gurrado

Giuria in estasi: la protagonista del Costa Book of the year sarebbe un vero carneade della letteratura. Se non fosse per Andersen

“Assolutamente originale, non ho mai letto niente del genere”, ha commentato la presidentessa della giuria del premio letterario Costa, in Inghilterra, assegnando il riconoscimento a “The Mermaid of the Black Conch” di Monique Roffey. Vedremo. Per ora conosciamo la trama del romanzo: è la storia di, ehm, una giovane e bella sirena vittima di una maledizione che, ehm, si innamora di un essere umano. Per fortuna i romanzi non possono essere ridotti alla trama – altrimenti sai che noia – e indubbiamente questo di Monique Roffey sarà bellissimo per stile e struttura narrativa. Però la storia della donna-pesce che s’innamora di un signore mi sembra di averla già sentita e non solo perché, come ha rivelato la stessa autrice, si basa su un’ancestrale leggenda caraibica. Nel suo commento la presidentessa della giuria si è premurata di aggiungere che “questa storia potrà sembrarvi già un classico perché è scritta da un’autrice al pieno delle sue forze, e avrete l’impressione che avreste dovuto già conoscerla prima”. E non certo perché la storia di una sirenetta maledetta e innamorata circola da un paio di secoli anche fra chi non ha familiarità con le leggende caraibiche.

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