Greta Thunberg (LaPresse)

Bandiera Bianca

I fatti e le opinioni, dopo un anno di Friday for future

Antonio Gurrado

Greta si lamenta: nonostante gli sforzi, non è ancora cambiato niente

Dice che bisogna tenere i fatti separati dalle opinioni. Idealmente, su un giornale dovrebbe esserci una sezione dedicata alla nuda esposizione delle notizie e un'altra, ben distinta, per la libera e ponderata espressione dei commenti. Poi ci sono rubriche come questa che, nel limitato spazio a disposizione, devono raccontare un avvenimento ed esprimere un'opinione al riguardo senza soluzione di continuità, anzi un po' mescolandoli e affidandosi all'intelligenza dei lettori. A voler essere corretti, per tenere i fatti recisamente separati dalle opinioni bisognerebbe comportarsi così. Notificare, ad esempio, che Greta Thunberg lamenta che è un anno che si sciopera di venerdì in venerdì per l'ambiente ma non è ancora cambiato niente. Ha imbastito una capillare sensibilizzazione climatica ma non è ancora cambiato niente. Ha addirittura smesso di andare a scuola ma non è ancora cambiato niente. Ha navigato in barca a vela fino all'America ma non è ancora cambiato niente. Ha parlato ai potenti della terra ma non è ancora cambiato niente. Ha incrementato vertiginosamente i suoi follower sui social ma non è ancora cambiato niente. Ha ricevuto l'aperto sostegno di vip e celebrità ma non è ancora cambiato niente: l'emergenza climatica c'era prima e c'è ancora. Fin qui, la notizia. Mentre il commento, rigorosamente separato, è questo: be', grazie al cazzo.

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