Le recensioni su TripAdvisor sono il primo effetto del disgelo tra America e Cuba

Angela Nocioni

La Agencia de Información Nacional de Cuba sembra già ubriaca di amore per il vecchio nemico. Al pistolotto su TripAdvisor segue citazione ampia della sezione per i consigli di viaggio del New York Times. Soltanto i passaggi del giornale che riguardano l'elogio alle bellezze naturali di Cuba, ovviamente.

Fermi tutti! La tresca segreta tra Obama e Raul un figlioletto proibito l'ha dato già. Si chiama TripAdvisor. Il sito internet spulciato dai turisti di mezzo mondo per sbirciare recensioni e commenti di altri turisti su hotel, ristoranti e luoghi di gioie vacanziere è il primo effetto visibile del disgelo tra l'isola socialista e il suo vicino americano, promesso in diretta tv dai due presidenti il 17 dicembre.

 

Tra i lanci recenti della Agencia de Información Nacional de Cuba, righe fitte fitte di quell'inimitabile stile sovietico capace di rendere piatta anche la cronaca di un naufragio, ce n'è uno spumeggiante, intriso d'orgoglio patrio. Informa i cittadini che la playa Paraiso, spiaggia paradisiaca dell'arcipelago cubano di Canarreos, bagnata da "cristalinas y cálidas aguas", è l'undicesima più bella del mondo secondo TripAdvisor. Segue spiegazione da abbecedario su cosa sia TripAdvisor, oggetto misterioso non identificato per il popolo cubano custodito finora con scrupolo dal regime al riparo dei pericoli della rete.

 

"Con 50 milioni di visitatori al mese e 20 milioni di utenti registrati - scrive entusiasta l'estensore della nota -  TripAdvisor permette ai suoi utenti di pianificare un viaggio perfetto grazie a consigli affidabili e a una ampia varietà di link diretti alle pagine di interesse".

 

Chissà quant'è contento il lettore cubano di sapere che figata sia TripAdvisor. Nel caso in cui viva in una città dotata di hotel con wifi, potrà farsi regalare un portatile da un turista e sedersi nella hall di un grande albergo per connettersi liberamente alla rete per dieci dollari l'ora. Dove si procuri il turista e i dieci dollari, beh, sono fatti suoi.

 

[**Video_box_2**]La Agencia de Información Nacional de Cuba sembra già ubriaca di amore per il vecchio nemico. Al pistolotto su TripAdvisor segue citazione ampia della sezione per i consigli di viaggio del New York Times. Soltanto i passaggi del giornale che riguardano l'elogio alle bellezze naturali di Cuba, ma non si può aver tutto dalla vita.

 

Mai, negli ultimi sessant’anni, un lettore cubano ha avuto il piacere di trovare citata dalla stampa di casa una mezza notizia presa dalle colonne del New York Times. Ora, all'improvviso, è caldamente esortato a gioire perché la sua isola è "suggerita come la mèta turistica più promettente del 2015" niente di meno che dal "reconocido periodico The New York Times".

 

Ma come, non era l'aborrito organo di propaganda imperialista? Ma no, sveglia! Non avete visto su Granma che non si dice più "el enemigo", ma "el vecino"? C'è stato il 17 dicembre, compañeros.

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