Il primo ministro lituano Algirdas Butkevicius (foto LaPresse)

L'Eurozona accoglie la Lituania, 19° paese ad adottare l'Euro

Redazione

Con l'ingresso di Vilnius si completa l'adesione delle repubbliche baltiche. Il governo lituano inoltre conta che l'euro possa rilanciare l'economia, rendendo il paese più attraente per gli investitori stranieri.

Dalla mezzanotte di ieri l'Eurozona è più grande. 15 anni dopo la creazione della moneta unica e 13 anni dopo l'effettiva messa in circolazione, l'Euro raggiunge anche la Lituania, 19° paese ad adottarla.  Da oggi quindi, seguendo una pratica già collaudata e perfezionata negli ultimi due anni da Lettonia ed Estonia, l'Euro sostituirà progressivamente la Lita come moneta di pagamento. E' previsto un periodo di transizione di due settimane, durante il quale le due valute saranno utilizzate in parallelo per permettere il ritiro del vecchio conio. Il tasso di conversione ufficiale è di un euro per 3,45289 Lita.

 

Con l'ingresso di Vilnius si completa l'adesione delle repubbliche baltiche (l'Estonia aveva adottato la moneta unica nel 2011 e la Lettonia all'inizio di quest'anno) e questo, in un certo senso, rafforza il peso politico di questo gruppo che, nella Bce potrebbe essere decisivo in alcune importanti decisioni.

 

Sul piano squisitamente economico un valuta comune dovrebbe favorire gli scambi tra le tre repubbliche, eliminando le spese di cambio e rendendo più facile il confronto dei prezzi. Il governo lituano inoltre conta che l'euro possa rilanciare l'economia, rendendo il paese più attraente per gli investitori stranieri, eliminando le spese legate al cambio, riducendo i costi di assunzione e incrementando il turismo.

 

Nonostante la crisi, l'euroscetticismo e le varie ipotesi di referendum per tornare alle vecchie valute nazionali, e nonostante le preoccupazioni dei mercati per le prossime elezioni in Grecia, l'Euro prosegue quindi il suo percorso di unione monetaria di tutte le valute europee, avviato nel 1999 da Belgio, Germania, Irlanda, Spagna, Francia, Italia, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo e Finlandia, a cui si è successivamente aggiunta la Grecia in tempo per l'inizio della circolazione di monete e banconote a partire dal 2002.

 

L'adesione di Vilnius, secondo il vicepresidente della Commissione europea responsabile per la moneta unica, il "vicino" baltico Valdis Dombrovskis, lettone, "segna il completamento del ritorno di tutti gli Stati baltici nel cuore del sistema politico ed economico del nostro continente. E' una data simbolica non solo per la Lituania, ma per la stessa Eurozona , che rimane stabile, attraente e aperta a nuovi ingressi".

 

[**Video_box_2**]"Sono convinto - ha detto ancora Dombrovskis, il cui paese, la Lettonia, assume da domani la presidenza di turno del Consiglio Ue - che la presenza dei paesi baltici nell'Euro rafforzerà l'economia della regione rendendola ancora più attraente per le imprese, il commercio e le imprese". Il Pil della Lituania, 3,3 milioni di abitanti, è in crescita dal 2010 (+2,7 per cento quest'anno e +3,1 per cento nel 2015 secondo le stime di Bruxelles), con un debito pubblico del 41,3 per cento e una disoccupazione stimata in calo all'11,2 per cento dall'11,8 del 2013. 

 

Il Commissario per gli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ricorda invece che "le politiche di bilancio sane e le riforme strutturali condotte con successo dalla Lituania hanno generato tassi di crescita fra i più alti in Europa, accompagnati da un calo costante della disoccupazione".

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