Orson Welles scrisse, diresse e interpretò "Quarto potere" nel 1941

C'è un nemico insidioso della libertà: la suggestione

Giuliano Ferrara

La suggestione è regina dell’informazione. E’ una cosa parecchio losca. Suggestionare il pubblico vuol dire ingannarlo, ma in modo particolarmente subdolo.

La suggestione è regina dell’informazione. E’ una cosa parecchio losca. Suggestionare il pubblico vuol dire ingannarlo, ma in modo particolarmente subdolo. Un certo grado di manipolazione della notizia, a partire dalla scelta delle cose da raccontare e  analizzare e dall’importanza che si conferisce loro, è inevitabile. La manipolazione è in qualche senso il giornalismo fattosi mestiere, categoria professionale, arte fondata su un diritto di espressione che esiste solo in un quadro plurale di contrasti e di versioni discordanti. Sei parte di una cultura, hai una visione politica e civile, dunque procedi a mettere ordine, con un certo grado di razionalità e di apertura al conflitto delle opinioni intorno ai fatti, nel complesso informe delle notizie. In questo momento sto manipolando le mie idee e quelle presunte di un pubblico di riferimento, applico categorie che non sono oggettive a un tema dato, lo faccio nella consapevolezza che il filo del mio ragionamento può essere più o meno spericolato, ardito, rischioso, ma mi espongo al contraddittorio, faccio un’operazione intellettuale non dico virtuosa e non dico onesta, ma comprensibile e falsificabile, ragiono come parte, come soggetto, non pretendo universalità di premesse e conclusioni.

 

Se invece parlo secondo il pensiero unico di femminicidio, di guerra, di mafia romana, di torture della Cia, di pubblica moralità, di casta, di matrimonio omosessuale, di aborto come diritto, di povertà e capitalismo, di lavoro e sviluppo economico, e di tante altre cose importanti, ecco che nel linguaggio corrente passo dalla manipolazione razionale alla suggestione irrazionale, entro in un mondo da cui la mia libertà e quella del mio pubblico escono a pezzi. Casta: D’Alema ha tanti difetti, ma il suo linciaggio a Bari è frutto della suggestione, perché è ovvio che lui è in minoranza nel suo partito, critica il Jobs Act contro il quale i lavoratori scioperavano e manifestavano, era in qualche senso dalla loro parte, salvo la suggestione irrazionale che ti dice di gridargli “venduto” e di aggredirlo con insulti e minacce. Femminicidio: mia moglie quando si irrita di brutto con me minaccia di prendermi a schiaffi, e di fronte alle mie controminacce, il tutto non privo di ironia, prorompe spiritosamente in: “Femminicidio”, per dire che nella suggestione avrò sempre partita persa, io orso cattivo e lei femmina innocente in pericolo. Se scrivo che la mafia romana è una bufala, che la katana di Carminati è un coltellino trinciasalmone o trinciatonno, so che per suggestione e pensiero unico mi prenderanno per un eccentrico. La legge bronzea della suggestione dice: la politica è corrotta, dunque c’è la mafia che la governa, dunque da qualche parte hanno trovato l’arsenale della violenza. La tortura è una tragedia dell’umanità disumanizzata in stato di guerra e di lotta per la sopravvivenza e la sicurezza, quindi è un problema, ma la suggestione la indica come male assoluto fuori di ogni contesto, e spaccia l’indifferenza ai termini di un conflitto tragico con il nemico per un principio umanitario. I poveri sono vittime dei ricchi e del capitalismo che è il loro sistema economico, e chissenefrega se i mercati aperti hanno prodotto l’emancipazione dalla fame e dall’indigenza di un miliardo di persone negli ultimi vent’anni, la suggestione non prevede obiezioni, tanto meno fondate su fatti. Il matrimonio omosessuale non è la libertà di coltivare in pace le proprie scelte di identità nell’amore, e la manipolazione razionale del tema dimostra che questa libertà si può manifestare in mille modi che non siano il matrimonio tradizionale equiparato bizzarramente a quello fondato sulla differenza sessuale, ma la suggestione irrazionale, romantica, fa passare il messaggio del siamo tutti eguali e tutti abbiamo gli stessi diritti, che non c’entra niente con il carattere di un’istituzione familiare antica. Si può procedere all’infinito.

 

[**Video_box_2**]La questione è che se uno ci metta un quantum di riflessione, di parzialità, di ricerca, è spacciato. Serve quello che vediamo manifestarsi tutti i giorni nell’epoca dell’informazione suggestiva, serve che chi scrive o parla e comunque comunica si muova presumendo quale sia il giudizio del pubblico suggestionato, lo assecondi, lo guidi con il criterio dell’oggettività che non prevede obiezioni, controdeduzioni, incursioni della fantasia e della realtà insieme. E’ questo l’eterno tradimento dei chierici dell’informazione. Così tutti piangono per i bambini uccisi ma non per quelli abortiti in nome di un diritto. E tutti, salvo eccezioni e campagne di verità che di tanto in tanto bucano lo schermo suggestivo universale, si acconciano alle premesse e alle conclusioni di un ceto il cui unico riferimento è l’inganno irrazionale del pubblico realizzato attraverso l’identificazione con il pubblico. Un bell’affare.

  • Giuliano Ferrara Fondatore
  • "Ferrara, Giuliano. Nato a Roma il 7 gennaio del ’52 da genitori iscritti al partito comunista dal ’42, partigiani combattenti senza orgogli luciferini né retoriche combattentistiche. Famiglia di tradizioni liberali per parte di padre, il nonno Mario era un noto avvocato e pubblicista (editorialista del Mondo di Mario Pannunzio e del Corriere della Sera) che difese gli antifascisti davanti al Tribunale Speciale per la sicurezza dello Stato.