Matteo Renzi (foto LaPresse)

Renzi: "I fatti di Roma sono uno schifo ma non si mettano tutti sullo stesso piano"

Redazione

Il premier interviene sullo scandalo della "mafia di Roma" difendendo il ministro Poletti: "Prendere una tangente non è la stessa cosa che fare una foto a cena".

"Quello che emerge dalle indagini in queste ore fa letteralmente schifo. Un sistema di potere corrotto, denari ai politici e non solo ai politici. Vale, come sempre, la presunzione di innocenza, per tutti. Ma vale anche l'auspicio che si faccia presto a fare i processi". Così il presidente del Consiglio Matteo Renzi nella sua periodica "enews" commenta lo scandalo "Mafia Capitale". Renzi afferma che non sono tutti uguali, nonostante lo scandalo che ha interessato l'amministrazione della capitale. "Abbiamo il diritto di sapere chi ha rubato", dice il premier, ma "mi spiace che qualcuno tenti di far passare il messaggio che sono tutti uguali. Per me no: in Italia ci sono migliaia di persone per bene che ci rendono orgogliosi di essere italiani. Lottare contro la corruzione è una priorità del mio governo, come dimostra il fatto che siamo stati noi a far partire il lavoro dell'Autorità anti corruzione di Raffaele Cantone (a proposito: non l'ha scritto nessuno, ma proprio in queste ore è stato commissariato il Mose di Venezia).

 

Non sono tutti sullo stesso piano dunque, come dimostra la questione relativa al ministro del Lavoro Poletti, "condannato" da Saviano su Repubblica per una foto che lo ritraeva con una delle persone coinvolte nelle indagini. Poletti, dice Renzi, "è un galantuomo" e "prendere una tangente non è la stessa cosa che fare una foto a cena. Se passa questo vince chi dice che sono tutti uguali. E io dico che non sono tutti uguali. Io dico che chi ruba deve essere giudicato e messo dentro, poche ciance. Nessuna scorciatoia, nessun buonismo, nessun compromesso. Sono un garantista, puro e proprio per questo dico: ben vengano le indagini".

 

E' un bene, aggiunge il premier che questi scandali stiano venedo a galla. "Perché diciamo la verità: se ci raccontiamo che l'Italia è uno dei paesi con il più alto tasso di corruzione in Europa, poi non ci dobbiamo sorprendere quando si scoperchia il malaffare. Ben vengano gli scandali, dunque. Sì, avete letto bene: oportet ut scandala eveniant dicevano i romani (gli antichi romani, ma vale anche per i contemporanei). Più vengono fuori questi scandali, dall'Expo al Mose fino a Roma - scrive Renzi -  più sarà chiaro che questa è la volta buona in cui non si   fanno sconti a nessuno. Nessun giudizio anticipato, ma nessuno sconto: questo è l'impegno del Pd. E sia chiaro un messaggio: la città di Roma è la capitale di questo paese. Non consentiremo - insieme al Sindaco e a tutti i cittadini onesti - che sia accostata a fenomeni squallidi come corruzione e disonestà".

 

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