Michele Santoro

Trattativa di flop in flop

Redazione

Michele Santoro ci ha provato in ogni modo, pensava di risollevare gli ascolti della sua sfortunata trasmissione, non gli sembrava vero che la Trattativa fosse tornata sui giornali e in prima pagina. Risultato degli sforzi di Michelone? Disastro, spettatori in fuga.

Michele Santoro ci ha provato in ogni modo, pensava di risollevare gli ascolti della sua sfortunata trasmissione, non gli sembrava vero che la Trattativa (con la T maiuscola e un vago accento siciliano) fosse tornata sui giornali – e in prima pagina. E dunque con l’acquolina in bocca e fregandosi le mani, Michelone ha raccolto nel suo studio tutto il circo degli amici, escluso purtroppo Antonio Ingroia ormai impegnato a cantare nei matrimoni. Ed ecco quindi riunito sotto lo stesso tendone di La7 i fessacchiotti che ritagliano verbali, i pataccari che li falsificano, le scimmiette ammaestrate, tutti insieme allegramente nel baraccone: Marco Travaglio, Massimo Ciancimino, e la povera Sabina Guzzanti (per lei menzione d’onore: va iscritta d’ufficio all’ordine dei giornalisti perché ha tentato di spiegare per tutta la sera quello che non ha capito). Risultato degli sforzi di Michelone? Disastro, spettatori in fuga.

 

Gli ascolti di “Servizio Pubblico” sono precipitati al 5,1 per cento. Mezzo punto da Nicola Porro (“Ahia!”, è il commento di Urbano Cairo editore). E insomma giovedì sera s’è dimostrato per tabulas che la Trattativa (con la T maiuscola e un vago accento siciliano) è un fatto privato che interessa a mala pena il circolo Pickwick della giudiziaria. Interessa Travaglio, interessa Santoro, interessa alcuni pm di Palermo, e forse – forse – la cerchia più intima dei loro amici e parenti. Gli italiani non ci capiscono niente, difficile fargli digerire che non esiste un “reato di trattativa”, dunque sbadigliano, cambiano canale, fanno il deserto nelle sale cinematografiche: il film della squinternata Guzzanti – è tristemente noto e qui non si vorrebbe infierire più di tanto –  alla prima ha totalizzato in 126 sale appena 3.500 spettatori.