Al Tour de France quando il Kittel non c'è i Greipel ballano. Nibali mantiene la maglia gialla

Redazione

Lo sprinter tedesco non partecipa alla volata, vince il suo connazionale, alla faccia della stampa teutonica che lo considerava bollito

Dove non ha potuto il percorso, facile e pianeggiante, ci ha pensato il vento, forte e laterale e i rondò, ovvero rotatorie, ovvero incubo dei ciclisti lanciati a oltre 50 all'ora alla ricerca della posizione migliore per lanciarsi nella volata. Kittel non vince perché nemmeno partecipa alla festa delle ruote veloci, si stacca ai due dall'arrivo, complice una squadra che non lo aiuta a dovere nelle fasi complicate. E così non essendoci il padrone, il palcoscenico se lo prendono i battuti dei primi giorni. Vince Andre Greipel, che fa una volata lunga e di cattiveria, esce forte e nessuno lo riprende più. Si deve accontentare di un altro piazzamento Kristoff, così come Renshaw. Terzo è Domoulin, che una volta si spremeva per gli altri e ora si ritrova ad essere velocista interessante.

 

Kittel dopo tre sprint vincenti deve quindi abdicare. Si rifarà, probabilmente, ma potrebbe aspettare qualche giorno per farlo. Domani infatti la tappa che arriva a Nancy ha un finale accidentato, con qualche saltella nel finale e un arrivo in discesa, non difficile, ma nel quale più che la forza bruta, sarà necessaria arguzia e capacità di stare davanti, cosa nella quale il tedesco non brilla. Intanto si sfega le mani Greipel che azzittisce tutte le polemiche per le tre pessime volate disputate sino ad ora e si prende una bella rivincita con la stampa tedesca che lo aveva etichettato come "bollito".

 

Per quanto riguarda la classifica generale nulla cambia. Vincenzo Nibali rimane in giallo, le modelle il bacetto glielo hanno dato e i rivali sono distanti come ieri. Anzi, con qualcosa in più dato il minuto di distacco preso da Rolland, Nieve e Slagter, gente non da podio, ma gente che da lontano può essere fastidiosa.

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